La crisi può anche mettere in seria difficoltà le aziende e creare drammatiche situazioni occupazionali e di bilancio, ma nemmeno la recessione più aspra può negare che dal punto di vista della qualità il Made in Italy resti comunque ai vertici del settore. Ne è una confortante dimostrazione anche la medaglia d’oro attribuita al Gruppo editoriale Athesis per la qualità di stampa dall’International Newspaper Color Quality Club.
Anche quest’anno la società veronese ha infatti fatto il pieno di attestati in quello che è considerato un vero e proprio “campionato del mondo” per i quotidiani nella stampa a colori. Il premio – consegnato ad Amsterdam – è andato a tutti e tre i quotidiani del gruppo (Bresciaoggi, Il Giornale di Vicenza e L’Arena di Verona) per la seconda volta dal 2007, l’anno in cui la casa editrice ha introdotto la nuova tecnologia full color.
Athesis, che come proprietà fa capo agli imprenditori associati a Confindustria Verona e Vicenza, utilizza due macchine rotative Man Colorman. I quotidiani hanno superato i severi esami della commissione dell’International Newspaper Color Quality Club per il biennio 2014-2016, la competizione mondiale organizzata dalla World Association of Newspapers and New Publisher, l’associazione più importante al mondo per il settore dei quotidiani, con sede a Francoforte.
Impressionante la progressione di Athesis in questo esclusivo “club della qualità”, se si considera che Bresciaoggi ha partecipato a quattro edizioni vincendone due, Il Giornale di Vicenza ha riportato due successi su cinque partecipazioni, e L’Arena ne ha ottenuti cinque su otto edizioni. “Gli impegni e gli sforzi della squadra di tecnici del gruppo editoriale – sottolinea una nota di Athesis – è stata coronata anche quest’anno da un tris di successi per i tre quotidiani pubblicati a Verona, Brescia e Vicenza”.
Molto severe le procedure di aggiudicazione del riconoscimento. Gli esami sono stati svolti in più passaggi: il primo è la stampa in una delle pagine interne del quotidiano di un “marker” a colori, definito “cuboide”. Questo elemento grafico viene poi misurato con una specifica strumentazione che prevede l’uso di densitometri e spettrofotometri per verificare che rispetti le normative internazionali di stampa. L’ultimo passaggio è l’esame da parte di una giuria internazionale, che valuta i giornali nel loro complesso e ne giudica la qualità con parametri rigorosi.