“Raubdruckerin” è un collettivo artistico che trasforma tombini, griglie e piastrelle stradali in matrici di stampa da imprimere su t-shirt e accessori di ogni tipo.
“Raubdruckerin” è un collettivo artistico che trasforma tombini, griglie e piastrelle stradali in matrici da stampa da imprimere su t-shirt e altri accessori. La parola significa letteralmente “stampante pirata” e l’obiettivo principale del gruppo è quello di esplorare le superfici trascurate delle principali città europee per dare loro nuovo valore. La storia del collettivo inizia nell’inverno del 2005 nella regione rurale dell’Alentejo, in Portogallo. Emma-France Raff, studentessa di design tessile di Porto, fa visita al padre, l’artista Johannes Kohlrusch. Quest’ultimo le racconta di essersi imbattuto in un tombino ed esserne rimasto affascinato. Viene fuori la possibilità di sfruttare il design particolare di questi coperti di ghisa, trasformandoli in enormi lastre da stampa.
Il giorno seguente, passeggiando, la ragazza trova un tombino quadrato che riporta la scritta Aguas (acqua). Lo riempie di vernice, ci appoggia sopra un pezzo di stoffa e lo pressa con cura. Nasce così la prima opera di Raubdruckerin. Il risultato è così soddisfacente che i due si mettono al lavoro su un’intera confezione di magliette, utilizzando vernice nera e affittando uno stand presso un festival di musica che si terrà di lì a poco nella città di Sines. Si fanno chiamare “estampatampa” che significa coperchio. Il Comune gli procura un tombino da utilizzare come matrice e durante il festival stampano direttamente le magliette davanti ai visitatori.
Nel frattempo Emma si trasferisce a Berlino e dopo qualche tempo organizza una performance di stampa durante un festival d’arte a Neukoelln e inizia a mettere insieme un repertorio che pian piano si allarga ad altre città: Istanbul, Napoli, Salonicco, Catania. Nell’inverno 2016 insieme al suo compagno intraprende un viaggio in auto da Berlino al Portogallo e nel tragitto si ferma a Bruxelles, Parigi, Barcellona, Madrid, Porto e Lisbona per collezionare nuovi prototipi. Seguono altri viaggi per l’Europa, finché nel 2019 la coppia apre uno shop a Berlino.
Il collettivo di street-print continua a girare per le principali capitali europee, utilizzando lo spazio pubblico come laboratorio e palcoscenico all’aperto. Non solo tombini, ma anche griglie e superfici particolari che decorano lo spazio urbano vengono utilizzate come lastre di stampa per creare i motivi grafici più disparati su capi d’abbigliamento e altri accessori in tessuto come shopper o teli da mare. Regalando ai visitatori un souvenir senz’altro unico nel suo genere.