In seguito alle nostre “impressioni a caldo” sull’apertura di virtual.drupa proseguiamo con un report day by day della fiera, iniziando con i numeri riportati dall’organizzazione relativi alle adesioni all’evento digitale.
212 espositori provenienti da 35 paesi hanno popolato i padiglioni virtuali della Messe, aziende che hanno presentato i loro prodotti nel corso di 125 conferenze live negli showroom online con una media di 140 partecipanti per ogni presentazione. A questi appuntamenti si sono aggiunti ulteriori 130 interventi da parte delle aziende espositrici nel contesto di forum dedicati sui temi portanti e sui megatrend globali del settore.
Questi dati sommati a un totale di circa 600.000 pagine visitate e 45.000 utenti unici, con un’audience internazionale di 155 paesi, che ha rappresentato oltre l’82% del numero totale di utenti collegati, dimostrano senza dubbio che virtual.drupa si posiziona come l’evento online di settore con più adesioni a cui abbiamo assistito. Un successo di pubblico mutuato dalla forza del brand globale drupa radicato nella storia del printing e nella memoria di generazioni di addetti ai lavori worldwide.
Virtual.drupa giorno 1 – 20 aprile 2021. Vince l’inkjet!
Il primo giorno tutto funziona. La piattaforma digitale virtual.drupa è pronta ad accogliere l’ingente numero di collegamenti da tutto il mondo. Del resto il team drupa non è nuovo a eventi digitali e questo aiuta a fare in modo che non si presentino ostacoli tecnici nei collegamenti. Basta prendere un po’ di dimestichezza su come sono organizzate le varie sezioni del sito. Non è esattamente intuitivo, non ci sono piantine dei 18 padiglioni e neanche l’amata navetta che trasporta i visitatori da un’area all’altra della fiera.
Il primo giorno si parte con un fitto programma di 59 sessioni web suddivise, come avevamo anticipato in presentazioni dei vendor, basate principalmente sulla presentazione di prodotti e servizi, e una parte più generale che si svolge nell’area conferenze. Nonostante le sessioni occupino l’intera giornata dalle 8.00 alle 18.30, molte si svolgono in parallelo ed è necessario consultare il programma per mettere in lista quelle che ci interessano, a volte saltando da una all’altra, facendo zapping per intercettare quella prescelta.
I topic del primo giorno sono AI ed Eco-sostenibilità. Per quanto riguarda il primo tema la discussione si è articolata su due livelli: una parte teorica, con una panoramica generale di alto livello, e una parte con gli esempi applicati alla stampa molto più contenuti, principalmente incentrati sul servizio di assistenza e manutenzione delle macchine. Al momento non sembra che l’AI possa portare grandi rivoluzioni nel nostro settore se non per migliorare l’efficienza di alcuni processi.
Il tema della sostenibilità, più urgente e più maturo per l’industria della stampa, è stato trattato in modo più concreto. Le presentazioni hanno offerto alcuni spunti di riflessione interessanti prendendo in esame le normative, anche se non hanno fornito sufficienti dati statistici e tendenze. Forse perché molti interventi erano tenuti dai vendor che propendevano più per presentare un punto di vista basato sulla loro offerta a discapito di una visione globale dei temi ambientali trattati.
Per quanto riguarda il programma di presentazioni degli espositori, anche questo molto intenso e impossibile da seguire per intero, abbiamo notato da subito una scarsità di reali novità e lanci di prodotto a cui drupa tradizionalmente ci aveva abituati. Come avevamo già evidenziato si è sentita l’assenza di grandi nomi come Canon, Ricoh e Xerox, che hanno programmato nuovi annunci di prodotto per quest’anno e che probabilmente avrebbero presentato in fiera se si fosse svolta in presenza. Molti vendor hanno mostrato tecnologie già presenti sul mercato, altri facendo carrellate del loro intero portfolio.
Nella grande mole di contenuti non è semplice districarsi ma possiamo dire che le novità di rilevo del primo giorno sono state il sistema inkjet EFI MCORR 1300 e Fujifilm JetPress 750S, presentata in una versione più veloce. Di quest’ultima Fujifilm non ha rivelato molti dettagli se non che la velocità di stampa è stata incrementata del 50% portandola a 5400 fogli/ora e che sarà disponibile come opzione o come upgrade per il prossimo autunno.
MCORR 1300 è il modello entry-level di EFI per la stampa inkjet UV dedicata al cartone ondulato. È equipaggiata quindi con la stessa tecnologia dell’ammiraglia Nozomi, ma è più economica, meno veloce e con un formato più piccolo. Impiega lo stesso set di inchiostri, con i colori opzionali arancione, viola e bianco, offrendo una qualità di stampa analoga a quella di Nozomi.
Virtual.drupa giorno 2- 21 aprile 2021. Il futuro della stampa è la stampa!
La tabella di marcia di webinar e presentazioni aziendali del secondo giorno prevede 61 eventi live: inutile dire che anche con la redazione al completo è impossibile seguirli tutti. Da una selezione di interventi a cui ci siamo connessi i più interessanti sono stati quelli di Riso e Konica Minolta. Entrambi hanno mostrato con dovizia di particolari i loro sistemi con interventi di diversi relatori: web session esaustive e coinvolgenti quasi quanto un evento in presenza. Di queste tecnologie riferiremo nel dettaglio nelle prossime news.
Il produttore di macchine speciali Olbrich ha presentato lo sviluppo, in collaborazione con Ricoh, di un modulo digitale da applicare alle proprie soluzioni a bobina per la stampa di carte da parati e per il flooring in vinile. Si tratta di una linea di produzione di grandi dimensioni destinata al mercato industriale.
Intitolato “La rivoluzione digitale nell’imballaggio flessibile”, l’intervento di Comexi ha mostrato lo sviluppo di una barra inkjet da installare sui suoi sistemi di stampa flexo, sulle laminatrici e sulle taglierine. Sviluppata in collaborazione con Fujifilm e Meteor, utilizza inchiostri UV a bassa migrazione e raggiunge una velocità di stampa di 250 m/min. L’azienda ha progettato anche un sistema di “Smart Cabinet” per i ricambi, che traccia il prelievo dei pezzi di ricambio dal in magazzino, controlla le giacenze e le riordina automaticamente per evitare fermi macchina in caso di necessità urgente di sostituzione di un componente.
In questo secondo giorno di drupa ci siamo concentrati sulle presentazioni dei vendor cercando di dare un’occhiata anche all’area espositiva che offre un elenco di oltre 3823 voci: non sono tutti espositori, alcuni prodotti e servizi sono messi in lista singolarmente per agevolare la ricerca, o forse per fare numero? Sta di fatto che nonostante i molteplici filtri non risulta così semplice trovare quello che si cerca.
Per quanto riguarda gli appuntamenti che si svolgono nella Conference Area, oggi i temi portanti sono “Connected consumer” e “Platform economy” ma abbiamo notato che c’è stata una forte focalizzazione sulla stampa tessile con contenuti in parte interessanti e altri affrontati in modo non troppo approfondito.
Non ci siamo persi l’intervento di Frank Romano che, come un oracolo ha enunciato il suo discorso breve ma intenso sulle evoluzioni della stampa, una sorta di predizione o di oroscopo che ha così sintetizzato: “Il futuro della stampa è la stampa”: ci siamo sentiti come il protagonista di Matrix quando il giovane monaco gli ha rivelato che “Il cucchiaio non esiste”. La buona notizia è che la stampa esiste, eccome, e che avrà anche un futuro: parola di Frank.
Per oggi è tutto. Sì, certo con le cuffie alle orecchie, stiamo già canticchiando la drupa song… siamo nel mood!
Virtual.drupa giorno 3- 22 aprile 2021. Soluzioni ibride e textile
Il terzo giorno è animato dalla ricorrenza dell’Earth Day offrendo l’occasione per richiamare il tema ambientale sotto il comune denominatore della “circular economy”, che è stato realmente il topic della giornata. Il secondo tema era sempre “Connected consumer” ma in quanto a connessioni siamo ormai tutti assuefatti, così come non ci mettono più ansia le 57 sessioni live streaming del programma giornaliero. Siamo diventati agilissimi nel saltare letteralmente dalla Conference Area 1 alla 2, nel gestire le nostre abilità multi-tasking, che ci permettono di portare avanti il lavoro quotidiano prestando un occhio e un orecchio agli eventi di virtual.drupa.
In quanto ai webinar dedicati ai prodotti, abbiamo trovato molto interessante quello che ha fatto il punto sulle tipologie di inchiostri per la stampa mostrando grafici con i dati di utilizzo nei vari settori e l’approfondimento sulla conformità degli inchiostri che calzava perfettamente con il tema della sostenibilità. Konica Minolta nel corso di una sessione da 30 minuti ha fatto una dimostrazione live di 5 diversi lavori su supporti differenti utilizzando una KM-1e per la stampa, una MGI per le nobilitazioni e un Motioncutter per tagli e fustelle. Anche Xeikon si è concentrata sugli inchiostri mettendo a confronto toner e inkjet, con riferimento a un white paper realizzato da Inkjet Insight. Interessante il test sulla “maturità digitale” presentato da Esko che si può trovare sul sito dell’azienda belga.
Comexi, dopo la nuova barra inkjet, è stata protagonista di un nuovo lancio: questa volta si tratta del sistema di stampa inkjet Comexi D4 che impiega inchiostri base acqua. Configurabile nelle versioni da 4 a 8 colori con CMYK più OGV e bianco, in base al tipo di risoluzione prescelta stampa a velocità da 75 m/min fino a 150 m/min. Anche questa macchina, che sarà disponibile sul mercato non prima di un anno, è sviluppata in collaborazione con Sun Chemical per gli inchiostri, Fujifilm per teste di stampa e Meteor Inkjet per l’integrazione.
Dopo questo terzo giorno di full-connection ci è venuta voglia di stinco e Alt Bier… ma sugli evoluti canali di virtual.drupa non esiste il tasto “ordina la cena”, è virtuale anche quella!
Virtual.drupa giorno 4- 23 aprile 2021. Soluzioni ibride e textile
Ultimo giorno. Solo? 56 conferenze dei fornitori. Gli argomenti del giorno sono AI e Platform Business, ma oggi a maggior ragione è concesso di andare fuori tema. Non abbiamo rilevato grandi novità di prodotto da segnalare ma ci prepariamo a esprimere il nostro giudizio finale sulla fiera.
Nel complesso virtual.drupa da un punto di vista tecnico è stata una buona fiera e ben organizzata. Sicuramente migliorabile aggiungendo maggiori contributi meno autoreferenziali da parte dei relatori. L’area espositiva e il matchmaking sono stati in secondo piano rispetto alle conferenze virtuali e ai webinar che erano al centro della scena. In quanto alla qualità delle presentazioni delle aziende, alcune sono state ben strutturate, sia dal punto di vista dei contenuti sia della forma, altre hanno rappresentato un’occasione persa. Alcuni vendor avrebbero potuto sfruttare al meglio questa vetrina mettendo maggior impegno nello sviluppo dei loro interventi, soprattutto considerando che hanno risparmiato parecchio tempo e risorse rispetto a quanto avrebbero dovuto investire per una fiera in presenza.
Certamente le fiere virtuali non rappresentano il futuro delle fiere almeno per il nostro settore, in quanto non sono in grado di soddisfare tutte gli aspetti della comunicazione tra fornitori e clienti. In eventi di questo tipo le piccole aziende hanno poco riscontro mentre le più grandi – e lo dimostra il fatto che alcune non hanno partecipato a virtual.drupa – piuttosto concentrano i loro sforzi sui propri eventi.
Nonostante le fiere digitali abbiano il vantaggio di poter raggiungere visitatori negli angoli più sperduti del pianeta, consentano di ridurre l’impatto ambientale e contenere i costi, ci è mancato il piacere di vedere le macchine in funzione, di toccare con mano le applicazioni, di parlare con le persone e lo stupore di perderci tra i padiglioni imbattendoci in aziende che non avevamo mai sentito nominare e in novità inaspettate di cui dare conto sulle nostre pagine cartacee e digitali.
Concludiamo con un arrivederci a drupa 2024, questa volta a Düsseldorf!
di Alexia Rizzi