Non è facile, di questi tempi, far girare a pieno regime le rotative. Quello che riesce ancora alla Union Printing di Viterbo. Tanto che l’azienda fondata nel 1974 da Roberto Pepponi (attuale amministratore delegato, mentre presidente è la moglie Ferrera Sordini e in azienda lavorano anche i figli Michele, direttore commerciale, e Alessandro, che si occupa dei rapporti con il personale e degli acquisti) continua a investire nel rafforzamento e miglioramento produttivo. Dopo aver installato nel 2010 una nuova Goss XL a due torri (32 più 32 pagine), una macchina “speciale”, realizzata in collaborazione con Goss, che consente di stampare i volantoni della Gdo senza forno, ma con una buona qualità e soprattutto costi (e quindi prezzi) inferiori oltre che un minor impatto ambientale per l’eliminazione dei gas, a settembre è stata messa in produzione un’altra rotativa a 32 pagine. Si tratta, spiega Michele Pepponi, di una roto-offset Manroland “ibrida”, in grado cioè di stampare con o senza forno, proveniente dal fallimento di un’azienda milanese, acquistata per sostituire una vecchia 16 pagine Rotoman. La “nuova” 32 pagine (una macchina di qualche anno, ma che aveva girato pochissimo ed era rimasta a lungo ferma) si aggiunge a un’altra 32 pagine Rotoman, a una 24 pagine Kba, alla Goss e, sul fronte foglio, a una dieci colori 70×100 Kba. Ma gli investimenti in macchine potrebbero non essere finiti. L’idea, conferma Michele Pepponi, è quella di sostituire anche l’altra, più anziana 32 pagine Rotoman. Per ora “ci stiamo guardando attorno e non ci sono vere e proprie trattative avviate”. Voci di mercato, però, dicono che la Union Printing potrebbe essere interessata, tra l’altro, a una 48 pagine proveniente dalla stabilimento della Mondadori di Verona, passato sotto le insegne del gruppo Pozzoni. Quest’anno Union Printing dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato in crescita da 29 a circa 31 milioni di euro realizzato con oltre sessanta dipendenti. Attiva soprattutto nel mercato commerciale (a partire dalla Gdo) per il Centro Sud, dall’anno scorso Union Printing ha messo una testa di ponte anche al Nord, rilevando con la formula dell’affitto di ramo aziendale la Rotoservice di Busca, in provincia di Cuneo, azienda che era entrata in crisi. Attraverso una newco, a cui Union Printing partecipa insieme con altri soci, l’attività di Rotoservice era stata presa in affitto nella procedura di concordato dell’azienda e ristrutturata. Oggi dà lavoro a 23 addetti e stampa prodotti commerciali (anche qui prevalentemente Gdo) con una 48 pagine Mitsubishi. Sul mercato erano corse però voci di un mancato rinnovo dell’affitto e quindi di una sospensione dell’attività. “Voci non vere – spiega Michele Pepponi -. La produzione sta continuando e il contratto d’affitto è quadriennale. Sono nate invece alcune divergenze d’opinione, diciamo così, di carattere amministrativo, con chi ci ha affittato Rotoservice. Problemi che stiamo cercando di risolvere”.
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