Una giornata per ricordare una “pietra miliare dell’Industria grafica italiana”. Appuntamento per sabato 30 marzo alle ore 10.30 per l’evento in memoria di Vittorio Rizzi, una delle personalità che ha scritto la storia di questo settore. Promosso dall’Associazione culturale studi grafici, l’evento avrà luogo in via Begnino Crespi 30 a Milano.
Numerosi i relatori che parteciperanno all’incontro: Marco Milanesi nel ruolo di moderatore, la figlia Marisa Rizzi-Nestri che traccerà un ritratto del padre, Franco Colombini che racconterà la scenario grafico e ricordi personali di Rizzi, Giordano Scolari che racconterà le prime esperienze Heidelberg offset in Macchingraf, Nazzareno Pampado che con Rizzi ebbe l’intuizione della prima pagina tipografica pubblicitaria a colori nel quotidiano il Giorno (nella foto), Ing. Sandro Ambrosi che racconterà il contributo alle vendite, Francesco Rapisardi e Rosario Marinoni che racconteranno rispettivamente il rapporto con Heidelberg e il futuro tracciato da Rizzi. Verranno inoltre consegnati dei riconoscimenti da Alberto Mazzoleni, direttore Heidelberg Italia, e da Rosario Marinoni.
Scomparso nel 2014, Vittorio Rizzi nacque a Tradate, in provincia di Varese nel 1922. All’età di 15 anni lasciò la scuola e cominciò a lavorare alla Vianini, per poi riprendere gli studi di perito grafico all’Istituto Santa Marta di Milano. Dopo la guerra, alla scomparsa del padre Mario, aprì un’officina di riparazione e assistenza per macchine da stampa. Nel 1948 entrò alla Paolazzi & Capitini fino al 1964, quando la rappresentanza Heidelberg passa alla Macchingraf. Rizzi fu il primo dipendente della neonata Società e vi resterà come dirigente fino al 1987. Nemmeno la pensione lo fermò: a 65 anni di età continuò a lavorare come consulente per altri sei anni. Nel 1993 diventò consulente alla Società Ass-Graf fino al 1997.