La novità è di quelle che fanno piacere, considerando la crisi dell’editoria cartacea inglese, sempre più stretta tra internet e tanta, tanta free press. A non farsi scoraggiare dalla situazione, l’editore del tabloid Daily Mirror, che ha dato il via da qualche mese a un nuovo quotidiano, The New Day, lanciato con una favolosa campagna pubblicitaria per la quale ha investito la bellezza di 5 milioni di sterline, circa 6, 5 milioni di euro.
“Life’s short, let’s live it well”, la vita è breve, viviamola bene è lo slogan della campagna, che riflette il concept su cui è stato creato il giornale: una formula sofisticata e snella, concepita in risposta alle esigenze di lettori che hanno poco tempo, per l’esattezza, dice il direttore, “quelli che hanno non più di 30 minuti per informarsi, e che vogliono qualcuno che faccia per loro il lavoro di selezionare le informazioni piú rilevanti”. In linea di massima l’impostazione è la stessa di ‘i’, la versione light dell’Indipendent, al quale The New Day farà direttamente concorrenza. (‘i’ è recentemente passato di mano per 24 milioni di sterline, segno che la formula ha suscitato interesse tra lettori e inserzionisti).
40 pagine a colori, formato tabloid, niente gossip, prezzo popolare di 80 centesimi, carta di buona qualità, superiore a quella usata da Metro e Evening Standard… Sembrerebbe avere tutte le carte in regola il New Day, che tra l’altro è il primo giornale di carta a vedere la luce in Gran Bretagna dal 2010. Ciononostante, il management si è dato un tempo limitato per vedere come vanno le cose: solo fino all’inizio del 2017 per portare il giornale in utile. “Vogliamo essere realistici. Se non sarà profittevole all’inizio del prossimo anno non continueremo” ha dichiarato Simon Fox, chief executive dell’editore, che ha però messo in evidenza la natura relativamente low-cost del progetto: tolta la campagna, gli unici investimenti sono stati fatti nel marketing e nell’assunzione di 25 risorse aggiuntive, rispetto allo staff che già oggi lavora al Daily Mirror.