Le trattative che avrebbero portato all’ingresso di un nuovo azionista sono fallite – riporta un comunicato di Manroland giunto in redazione alle 14 di oggi – e questo non ha lasciato alternative alla Società se non richiedere al tribunale di Augsburg l’apertura delle procedure di insolvenza. Parallelamente il board ha chiesto di poter accedere ad una fase di amministrazione controllata al fine di finalizzare gli sforzi di ristrutturazione messi in atto negli ultimi mesi. Il giudice incaricato si è riservato di prendere decisioni in merito dopo una valutazione della situazione. Manroland dà lavoro a 6.500 persone, l’80% delle quali in Germania e nei primi sei mesi dell’anno ha registrato una perdita operativa di 25 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 46 milioni dello scorso anno. In crescita anche le vendite rispetto al primo semestre del 2010 – da 405 a 435 milioni di euro – e il portafoglio ordini – da 458 a 520 milioni di euro. La situazione si è però drammaticamente ribaltata a partire da metà luglio con un brusco crollo della domanda soprattutto per la divisione delle macchine a foglio in particolare dai mercati statunitensi ed europei. Oggi le dimensioni del mercato sono di circa la metà rispetto al livello pre-crisi del 2008, prosegue il comunicato del Costruttore tedesco che conclude dicendo che le attività aziendali proseguono normalmente.
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