Bobst presenta le sue ultime strategie e soluzioni per rispondere ai requisiti del settore dell’imballaggio in rapida evoluzione.
Nel 2020, BOBST aveva presentato una sua visione del settore basata su quattro pilastri chiave: connettività, digitalizzazione, automazione e sostenibilità. Sono proprio questi i temi trattati durante una conferenza in cui il management del Gruppo ha presentato le ultime novità in termini di strategie, di innovazione di processi di produzione interni, di impegno nei confronti della formazione del personale, di ricerca e sviluppo di nuovi processi e naturalmente di nuovi prodotti. Questi ultimi appresentano un ampliamento di portfolio che posiziona sempre più l’azienda come fornitore globale di sistemi per il settore dell’imballaggio.
Ad accoglierci presso la sede di Mex nei pressi di Losanna il team della comunicazione e del marketing di Bobst guidato da Francois Martin, Marketing & Communication di Bobst, che ci ha subito mostrato il nuovo spaziosissimo showroom dove sono installate le ultime novità di cui abbiamo assistito alla demo finalmente in presenza.
Nuove strategie
I recenti eventi mondiali hanno accelerato come non mai l’importanza di questi fattori nel processo produttivo. Oggi, questi quattro pilastri sono diventati il cardine non solo della strategia Bobst ma un must anche dell’intero settore del packaging.
“Se predire gli eventi mondiali degli ultimi anni, con la pandemia, i conflitti globali e le relative conseguenze per il nostro settore, come la scarsità di materiali e manodopera, sarebbe stato impensabile, noi siamo riusciti a individuare con precisione le tendenze generali del mondo packaging”, sottolinea Jean-Pascal Bobst, CEO del gruppo Bobst. “Se questi trend hanno indubbiamente subito un’accelerazione, Bobst ha implementato una strategia e costruito un portafoglio di soluzioni e servizi che permettono converter e brand di avere successo anche in questo nuovo mondo del packaging”.
Secondo le previsioni di Bobst, il futuro sarà trainato da ancora più connettività e prossimità, più digitalizzazione e flessibilità, più automazione e produttività, più sostenibilità e responsabilità.
Più connettività e prossimità
Secondo la visione di Bobst, crede l’intera catena del valore del packaging possa essere connessa, offrendo una chiara visibilità del processo di produzione di converter e dei brand owner.
La soluzione che concretizza questa visione è il nuovo e aggiornato Bobst Connect, sistema che offre soluzioni digitali per preparare, produrre, reagire, mantenere e ottimizzare il flusso produttivo del lavoro. La nuova versione include una ricca gamma di funzioni e caratteristiche per aiutare il cliente a ottimizzare il lavoro di imballaggio nelle sue varie fasi. Connettendo ogni singolo step del processo, BOBST Connect migliora l’efficienza, il controllo e la conoscenza dei dati, potenziando la qualità e la produttività lungo l’intera catena del valore.
La prossimità al cliente garantisce un’esperienza di servizio di altissimo livello. Il nuovo BOBST Helpline Essential per macchine non connesse è un servizio di teleassistenza che permette al cliente di accedere a video in tempo reale e una connessione a elevata priorità con gli specialisti dell’assistenza tecnica BOBST per un troubleshooting e una soluzione delle criticità più rapida. Grazie a questa soluzione, secondo le stime, il 50% circa dei casi sarà da remoto. Inoltre, per migliorare ulteriormente i servizi logistici per la fornitura delle parti di ricambio, BOBST sta inaugurando un nuovo hub logistico per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa (EMEA). Il nuovo hub EMEA con sede a Genk, in Belgio, si aggiunge agli altri hub esistenti negli Stati Uniti e nella regione Asia Pacifico. Il centro logistico, con 100.000 parti per tutte le linee di prodotto disponibili per una spedizione immediata, migliorerà nettamente il livello di assistenza per i clienti EMEA con tempi di consegna più rapidi e un servizio di invio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Più digitalizzazione e flessibilità
Permettendo di ridurre passaggi di lavorazione e scarti, la digitalizzazione è una necessità sempre più avvertita. Nel cartone teso, Bobst sta per annunciare il nuovo ACCUCHECK RECIPE EDITOR per piega-incollatrici. Introdotto nel 2020, il “sistema di ispezione in linea” ACCUCHECK, dotato di nuove funzionalità, verifica attentamente i fustellati per escludere potenziali difetti e garantisce un’uniformità qualitativa totale. Il nuovo Recipe Editor permette agli utenti di creare e modificare le ricette ACCUCHECK da remoto nella piattaforma BOBST Connect e di inviarle a diversi ACCUCHECK in reparto. Sfruttando i dati PDF del disegno originale, la soluzione semplifica e riduce notevolmente i tempi di impostazione. Di conseguenza, incrementa la produttività in reparto, migliorando al contempo la qualità e riducendo gli sprechi grazie a meno errori umani. Sempre a marzo 2022 sono state lanciate le macchine da stampa per etichette All-in-One DIGITAL MASTER 340 e DIGITAL MASTER 510 che cambiano radicalmente il modo di impostare la produzione di etichette, ora interamente digitalizzata dal PDF, con ispezione in linea al 100% a circuito chiuso, fino alla nobilitazione finale e alle etichette finite in un flusso di lavoro unificato.
Più automazione e produttività
In un’epoca in cui converter e brand owner, a causa del boom dell’e-commerce, si trovano a far fronte a una domanda più elevata che mai e devono contestualmente affrontare sfide quali penuria di materie prime e manodopera specializzata, l’automazione e la produttività non sono mai state così importanti.
Nel settore del cartone ondulato, la nuova EXPERTLINE – comprendente la EXPERCUT 1.7 I 2.1 e la EXPERTFLEX – è una linea di trasformazione di grande formato che unisce fustellatura in piano e flessografia post stampa, soluzione ideale per le esigenze dell’e-commerce. Assicura grande flessibilità ed è disponibile in versione standard e mirror. Grazie all’imbattibile precisione di registrazione e al registro di stampa perfetto, la linea offre scatole di qualità senza eguali. Tempi di impostazione brevi uniti alla tecnologia TooLink garantiscono massima continuità operativa e una produttività fino a 20 milioni di metri quadrati l’anno. Grazie al basso TCO (Total Cost of Ownership), è la soluzione perfetta per qualsiasi azienda che debba produrre scatole per e-commerce e beni di largo consumo di ultima generazione.
Per il cartone teso, Bobst sta annunciando il nuovo SPEEDSET, una soluzione avanzata per ridurre i tempi di impostazione disponibile per tutte le fustellatrici in piano. Permette di ridurre significativamente i tempi di cambio lavoro e aumenta la produttività. SPEEDSET assicura una migliore ergonomia grazie allo schermo supplementare da 15’’ all’alimentatore per un’impostazione più rapida del sistema di registrazione ottico. Un’automazione maggiore è anch’essa parte del pack, come il sollevamento dei pallet per ciascuna nuova impostazione di lavoro e un sistema micrometrico motorizzato per la centratura perfetta delle fustelle e della contro-piastra per garantire la corrispondenza perfetta tra taglio e posizionamento della cordonatura. Il TooLink incluso connette digitalmente lo strumento alla macchina per scambiare i dati di lavoro in pochi secondi.
Tra gli altri highlight dell’anno, ricordiamo la MASTERLINE DRO, nuova soluzione di fustellatura rotativa che potenzia performance e valore, offrendo alle aziende di trasformazione nel settore del cartone ondulato la soluzione in assoluto più versatile, automatizzata, connessa e altamente ergonomica sul mercato; poi la MASTERCUT 1.65 PER, l’unica fustellatrice in piano capace di lavorare cartone teso, ondulato e accoppiato da 0,5 mm a 2000 g/m2, a onda singola o doppia; la EXPERTFOLD 165 e-commerce, nuova piega-incollatrice appositamente progettata per soddisfare le esigenze del retail digitale; e la NOVAFOLD 50 | 80 | 110, nuova piega-incollatrice per una affidabilità e performance garantite.
Più sostenibilità e responsabilità
Bobst e i suoi partner continuano a fare grandi progressi. Parte dell’iniziativa CEFLEX (Circular Economy for Flexible Packaging), di recente abbiamo introdotto un’accattivante nuova soluzione di imballaggio flessibile a elevato effetto barriera riciclabile: un nuovo pouch in polipropilene (rPP) riciclato stampato flexo monomateriale a elevato effetto barriera metallizzato. È il primo pouch stampato in superficie con effetto barriera prodotto usando materiali riciclati domestici rPP.
Bobst sta anche lavorando su una soluzione di packaging compostabile in casa in collaborazione con Tipa – azienda specializzata in imballaggi sostenibili – e su una soluzione interamente in carta e a elevato effetto barriera pronta da riciclare chiamata FibreCycle. Quest’ultima è parte di oneBARRIER – famiglia di nuove soluzioni alternative e sostenibili che BOBST sta sviluppando con i suoi partner.
Infine, nell’ambito del nostro impegno con il consorzio infrasettore R-Cycle e della sua mission di garantire la tracciabilità della plastica monouso attraverso i Digital Product Passports (DPP), Bobst ha ultimato un progetto pilota presso il Competence Center di Manchester, dove una macchina dimostrativa è già pronta per R-Cycle. Il progetto verrà ora esteso ad altre linee di prodotto (spalmatura, accoppiamento, stampa flessografica a tamburo centrale e rotocalco).
“Se è indubbio che le sfide che dobbiamo affrontare nel packaging oggi sono più grandi e varie, in BOBST sappiamo di poterci avvalere di un portafoglio prodotti, servizi e partnership per aiutare aziende di trasformazione e proprietari di brand a gestirle con successo”, conclude Jean-Pascal Bobst. “Abbiamo scelto la strategia giusta nel 2020 e ora aziende di trasformazione e proprietari di brand possono davvero trarne tutti i benefici. Insieme possiamo andare con fiducia verso un futuro migliore”.
In visita all’head quarter di Bobst Mex
È sempre un’esperienza coinvolgente visitare le aziende e la sede di Bobst di Mex, riserva ogni volta importanti sorprese. Una cosa non cambia mai quella sensazione che tutto funzioni come un orologio svizzero, con l’armonia, la precisione e l’ordine di un ingranaggio perfetto. Visitando gli stabilimenti produttivi abbiamo avuto un ulteriore conferma, soprattutto quando ci hanno illustrato il nuovo approccio del sistema di produzione che è passato all’organizzazione per stazioni, ottimizzando notevolmente i flussi. Le macchine in fase assemblaggio si muovono secondo un percorso che prevede diverse stazioni in base ai diversi step di costruzione, che prevedono uno spostamento al giorno. Questo comporta una notevole riduzione della movimentazione di strumentazione e parti con un conseguente risparmio di tempo e riduzione degli errori. Il tutto coordinato secondo la pratica del visual management
Automatizzazione dei processi e digitalizzazione sono al centro di un’evoluzione della filosofia produttiva di Bobst, con un comune denominatore votato all’innovazione. Ci ha stupito l’area dedicata all’additive manufactoring, dove un team di giovani ingegneri si dedica alla progettazione di parti di ricambio producendo poi i prototipi con sistemi di stampa 3D: l’obiettivo è rendere più rapido la fornitura del servizio al cliente, passando da due mesi a 10 giorni per i pezzi da sostituire. Ma anche lo sviluppo di componenti di ricambio più efficienti e personalizzati in base alle specifiche esigenze del cliente.
Inoltre l’accademia interna dell’azienda ogni anno accoglie i giovani per la formazione delle varie professionalità che l’azienda necessita, il 39% dei quali viene poi assunto in azienda mentre altri studenti proseguono la carriera universitaria per poi eventualmente tornare.
Inoltre, il contesto in cui è inserito l’head quarter di Bobst fa pensare a un elevato livello di work life balance: circondata da un paesaggio decisamente rurale e rilassante, consente ai dipendenti di raggiungere il lavoro in bicicletta e di godere del relax degli ampi spazi verdi durante le pause. L’edificio destinato al ristorante, che serve ogni giorno circa 700 coperti per i 600 lavoratori ed eventuali ospiti, è adiacente a un’ampia area dedicata alla pratica di sport come il basket e il calcetto. Mentre in una serie di serre di proprietà dell’azienda sono coltivati ortaggi e frutti per i dipendenti ma anche per le famiglie della città che desiderano acquistare prodotti a KM 0.