L’antologia internazionale di fotografia curata da Peter Weiermair è una nuova iniziativa editoriale che vede la direzione artistica e il progetto grafico di Gianni Giulianelli e Maddalena Gracis, per l’azienda grafica bolognese Grafiche dell’Artiere. Si tratta del primo volume non commerciale pubblicato nel 2013 in edizione numerata di 500 copie. La serie sarà dedicata ai diversi generi legati al medium fotografico che, fin dalla sua invenzione, si pone come veicolo di espressione artistica del nudo e del ritratto, della natura morta e del paesaggio: temi, questi, un tempo riservati esclusivamente alla pittura e alla scultura. La particolarità del volume è legata non solo al suo design raffinato e all’eccellente qualità della stampa, ma anche alla selezione dei 72 fotografi. Questo primo volume è stato presentato lo scorso 25 gennaio nell’ideale cornice architettonica del Teatro Anatomico, all’interno dell’Archiginnasio di Bologna. Il titolo “The Naked and the Nude” è mutuato dal celebre libro di Sir Kenneth Clark, il primo a trattare il tema del nudo nella storia della pittura. Nella lingua inglese la distinzione fra “naked” e “nude” è chiara: "naked" significa senza abiti, mentre "nude" indica il corpo nudo come forma artistica. Quest’antologia internazionale comprende nomi che vanno da Araki a Witkin, e propone punti di vista americani ed europei, ma anche di paesi lontani come Cina, India e Giappone, prendendo in esame tutte le possibili strategie estetiche della fotografia contemporanea, dal documentario alla messa in scena. La selezione mostra diversi punti di vista su uomini e donne, concentrandosi sull’idea e sul ruolo del nudo classico nella realtà attuale. Accanto ad autori famosi compaiono artisti emergenti alla prima pubblicazione. Le fotografie sono state scelte dagli archivi personali degli artisti invitati e riflettono le loro visioni della bellezza e della fragilità del corpo, ma anche nozioni contemporanee di erotismo e sessualità: in fotografia c’è sempre chi ama guardare e chi essere guardato. Il curatore ha collocato attentamente le immagini, in dialogo le une con le altre o nel contesto di citazioni da artisti, poeti, filosofi e critici.
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