Sei passi per dodici copertine. È così che il gruppo Tecnocasa, leader in Italia nell’intermediazione immobiliare, sintetizza il progetto delle nuove grafiche realizzate per i periodici Tecnocasa e Tecnorete. “Prima di tutto abbiamo avuto chiaro l’obiettivo: volevamo raccontare una storia lunga 12 mesi in cui le persone alla ricerca della casa fossero i veri protagonisti della storia – spiega Paolo Ripamonti, consigliere Tecnomedia – Quello di mettere la persona come protagonista delle nostre copertine è un filone iniziato ormai da un po’ di anni. Il cliente rappresentato nelle immagini di copertina viene messo al centro della comunicazione anche attraverso i nostri periodici. La scelta negli anni passati di personaggi non per forza patinati ma sempre più vicini a persone comuni, senza distinzione di genere ed etnia ci ha spinto a realizzare un percorso fatto di immagini dove il potenziale cliente potesse in qualche modo ritrovarsi. La casa passa in secondo piano, lasciando spazio a vicende di vista vissuta tra le mura domestiche”.
Anche Tecnocasa segue il trend in crescita dell’illustrazione
Quest’anno la differenza sostanziale è data dal tipo di immagine utilizzata per la prima di copertina.
“Abbiamo infatti abbandonato la fotografia – aggiunge Ripamonti – per dare spazio al disegno, affidandoci proprio a un illustratore che per noi e con noi ha realizzato le 12 immagini che rappresentano una vera e propria storia. Questa scelta nasce principalmente da due motivi: quello di avere immagini sempre più esclusive e inimitabili e quello di poter adattare la storia secondo le nostre esigenze mantenendo il cliente al centro del nostro lavoro”.
Grazie a un team di grafici, ha preso forma questa idea, diventando mese dopo mese, numero dopo numero, una storia in cui i personaggi sono immersi nel loro ambiente quotidiano, domestico. “Fondamentale – spiega ancora il consigliere Tecnomedia – è stato l’apporto dell’illustratore che ha realizzato bozzetti prima su carta e poi creando gli individui nelle loro situazioni e vicende familiari in una narrazione grafica che racconta il vissuto personale e ne tratteggia i dettagli, le espressioni e le emozioni in uno stile sobrio, chiaro e di forte impatto. Vi è stato poi il passaggio dalla carta al computer: le immagini acquistano dimensione, colore e si muovono nei loro spazi. I disegni prendono forma e, oltre a diventare le prime di copertina del periodico stampato, si avvicenderanno nelle Home Page dei portali del gruppo Tecnocasa Italia e Spagna. Questo progetto vede quindi, come gran parte delle nostre iniziative, una forte integrazione tra on-line e off-line”.
Strategia multicanale e record di stampa
La nuova frontiera della comunicazione digitale – i periodici hanno anche una versione online che, oltre a essere presente sul portale e consultabile da desktop, è disponibile anche su smartphone – non ha portato alla rinuncia di quella stampata. Del resto il periodico Tecnocasa è stato in assoluto la prima rivista pensata per il settore immobiliare. La prima edizione risale agli inizi degli anni ’80 in formato A3, cadenza bimestrale e tiratura nazionale. Nei primi anni ‘90 il periodico cambia il suo formato da A3 a A4, con cadenza mensile e tirature regionali, per poi avere nel 1994 due edizioni mensili sempre di formato A4 e sempre con impronta regionale. Nel 1996 le due veicolazioni vengono differenziate per i contenuti, mantenendo una il ruolo regionale e l’altra il ruolo locale. Inoltre vengono cambiati i formati.
Oggi il gruppo Tecnocasa stampa 108 milioni di copie all’anno (A4 + A5) con 136 edizioni/mese e 3 testate: Tecnocasa Appartamenti, Ville e Commerciale, Tecnorete e Tecnocasa Immobili per l’Impresa”.
Il formato A4 ha una connotazione regionale (raccoglie tutte le inserzioni della regione di pertinenza), esprime tutta la forza del gruppo in quanto contiene i numeri delle reti, degli articoli su temi legati all’immobiliare e i numeri telefonici di riferimento delle unità di coordinamento regionale. Viene consegnato nelle agenzie ai clienti che si avvicinano al mondo Tecnocasa e ai suoi servizi. Nel formato A4 viene realizzato il periodico “Tecnocasa Immobili per l’Impresa”, dedicato a coloro che, per esigenze di lavoro, ricercano immobili non residenziali (capannoni, uffici, negozi, ecc.). Il formato A5 riporta invece inserzioni prettamente locali: è stato pensato per essere consegnato a tutte le famiglie nelle zone di competenza degli affiliati. È un giornale che garantisce una totale copertura del territorio con un ottimo ritorno rispetto al gradimento dei clienti che tengono a un aggiornamento costante sulle opportunità immobiliari della zona di interesse.
Strumenti all’avanguardia per la raccolta delle inserzioni
“Le pubblicazioni inserzionistiche, grazie all’elevatissimo grado di capillarità e alla frequenza quattordicinale – sottolinea sempre Ripamonti – soddisfano l’esigenza di aggiornamento espresso dai clienti, diffondono il valore dei marchi del gruppo aumentandone la notorietà, entrano nelle famiglie creando il tramite con i servizi dell’agenzia. La linea grafica coordinata, l’ordine espositivo, la dotazione di fotografie, le didascalie legate a ciascun immobile inserzionato declinati allo stesso modo su tutte le edizioni rendono i nostri periodici riconoscibili e di facile fruizione”.
Le agenzie si occupano della distribuzione dei periodici nelle zone di loro competenza sfruttando questo veicolo per creare nuovi contatti e fidelizzare i clienti già acquisiti.
Il sistema di raccolta delle inserzioni è un punto di forza del franchising Tecnocasa perché si appoggia su strumenti informatici di rete che facilitano la selezione da parte dell’affiliato (che attinge a un portafoglio già visibile sui siti del gruppo) e l’invio alla società editoriale del franchisor che provvede all’impaginazione. La stampa è una funzione che il franchisor appoggia su soggetti terzi scegliendo tra le tipografie più accreditate e dotate delle macchine da stampa idonee alla tiratura di giornali di tale formato. La politica del franchisor verte soprattutto alla cura di ogni fase della produzione del periodico nell’ottica di sfruttare al massimo le economie di scala sostenendo al massimo gli affiliati sul piano della promozione e dell’informazione l’attività commerciale.
La forza della comunicazione stampata
Molte aziende stanno riscoprendo il valore dei materiali stampati per posizionare il proprio marchio sul mercato e creare una comunicazione integrata e complementare tra strumenti online e offline. In un mondo sempre più digitale, Tecnocasa Group quindi scommette sulla carta per le sue comunicazioni. “Per noi le riviste stampate sono uno strumento essenziale: sono il nostro biglietto da visita, oltre che una parte fondamentale della nostra strategia di comunicazione; crediamo fortemente nella potenza delle riviste stampate e nell’intricata interdipendenza degli strumenti di comunicazione – prosegue Ripamonti-. Le riviste sono gratuite e vengono distribuite dalle agenzie affiliate preferibilmente entro tre giorni dalla loro pubblicazione. E uno degli elementi che permette al gruppo di ottimizzare i costi sono i volumi. Se uno dei nostri affiliati volesse creare in autonomia un catalogo cartaceo, spenderebbe molto di più. Lavorando con grandi numeri possiamo invece ridurre i costi: ecco perché i cataloghi cartacei non sono più considerati un prodotto di lusso. Inoltre, per ridurre i costi, abbiamo accuratamente selezionato i nostri partner e investito in tecnologia con un sistema di composizione computerizzato che, gestito da personale specializzato, realizza oltre 130 riviste al mese”.
In questo contesto rientra anche la scelta di UPM come partner. “Da circa 10 anni utilizziamo solo carta UPM, che viene acquistata direttamente dagli stampatori. Svolgiamo un ruolo di intermediario tra i due, da un lato garantendo a UPM il costante acquisto da parte delle nostre tipografie e dall’altro garantendo ad esse un contenimento dei costi nel possibile scenario di aumento dei prezzi. Inoltre – conclude Ripamonti – la sostenibilità ambientale è un cardine sia per noi sia per UPM, un’azienda che protegge l’ambiente e pianta 50 milioni di alberi all’anno.
di Achille Perego