Raggiunto quest’estate finalmente l’accordo per il passaggio del controllo azionario di Rotoalba al gruppo Gve (Gruppo Veneziani Editore) che ha acquistato il pacchetto di maggioranza dal gigante tedesco Bagel e anche il 15% di azioni in mano alle Edizioni San Paolo, l’azienda guidata da Rino Costanzo sta mettendo a punto la nuova squadra (azionaria e manageriale) per proseguire sulla strada dello sviluppo. In questi giorni si è infatti insediato il nuovo consiglio d’amministrazione che vede come presidente Guido Veneziani, amministratore delegato dell’omonimo gruppo che porterà ad Alba la stampa di circa l’80% delle sue testate mentre oggi viene stampato solo Vero. Del consiglio fa parte anche Peter Bagel (il gruppo tedesco ha infatti mantenuto una quota di minoranza, ancora in via di definizione ma comunque non inferiore al 10%) mentre Rino Costanzo, già direttore generale di Rotoalba, è stato nominato consigliere con delega come amministratore delegato. L’intenzione di trasferire ad Alba una parte rilevante delle commesse di stampa di Gve (gruppo che fattura circa 75 milioni di euro destinati a superare i 110 con il consolidamento di Rotoalba) comporterà un rafforzamento produttivo dell’azienda che continua a stampare i periodici dei Paolini, a cominciare da Famiglia Cristiana, oltre che cataloghi commerciali per clienti prestigiosi come Ikea. Finora in Rotoalba si è sempre stampato infatti solo in rotocalco. L’arrivo delle nuove testate e l’obiettivo di ampliare i lavori conto terzi ha reso obbligata la scelta di dotarsi anche di rotative offset. Proprio in questi giorni Costanzo sta trattando l’acquisto di una roto-offset di seconda mano probabilmente a 48 pagine, senza escludere che l’anno prossimo possa essere raddoppiata con la messa in produzione ad Alba di una seconda macchina. Ma i cambiamenti riguardano anche il management. Tanto che è in corso la ricerca di un nuovo direttore di produzione che verrà assunto entro fine anno. Intanto Rotoalba sta proseguendo sulla strada del miglioramento dei risultati aziendali. Nonostante i problemi (adesso superati) a livello di azionariato, l’azienda guidata da Costanzo era tornato nel 2011 in pareggio aumentando i ricavi a circa 32,5 milioni di euro e quest’anno confermerà il miglioramento dell’utile e un ulteriore incremento dei ricavi attorno ai 35 miliardi di euro.
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