E’ stata una notizia che ha fatto molto rumore, e non solo in Italia. I tredici arresti per una presunta frode fiscale da circa 30 milioni di euro condotti dalla Guardia di Finanza agli inizi dello scorso dicembre, tra i quali quelli di Mauro Arneri e della moglie Barbara Campagnoli, hanno fatto sentire i suoi effetti sulla Roto2000 di Casarile. Arneri è infatti il legale rappresentante dell’azienda finita nel mirino della Gdf, dopo la denuncia presentata da un sindacalista, per l’utilizzo, secondo l’indagine delle Fiamme Gialle, di false fatture, evasione fiscale e mancati versamenti contributivi collegati agli appalti stipulati con un consorzio di cooperative. In attesa di capire come evolverà il fronte dell’inchiesta, gli occhi del mercato grafico sono puntati sulla sorte di Roto2000, un’importante realtà del settore grafico milanese nata nel 1995 su iniziativa della famiglia Arneri (che aveva dato vita negli anni Sessanta all’azienda di stampa piana CPM) per soddisfare anche il mercato della stampa rotooffset. Un’azienda all’avanguardia con circa 120 dipendenti, oltre 30 milioni di euro di ricavi, un moderno parco macchine composto da due Rotoman a 16 pagine, una a 32 pagine e due Lithoman a 80 pagine, commesse dall’editoria (libri e riviste) al mondo commerciale (dai cataloghi per i tour operator ai volantoni della Gdo) che aveva risentito meno di altre della generale crisi del mercato. Fino allo scoppio dell’inchiesta e agli arresti. “E’ indubbio che siamo molto preoccupati per il futuro dell’azienda con la quale ci incontreremo nei prossimi giorni per capire quali strategie potranno essere adottate per fare fronte a questa situazione”, spiega Francesco Aufieri, segretario provinciale della Slc-Cgil di Milano interpellato sulla vicenda, cosa fatta anche con l’azienda che però fino ad ora non ha risposto. . Il momento, infatti, aggiunge sempre Aufieri “è molto delicato e purtroppo, come accade sempre in queste situazioni, si sarebbe generato un circolo vizioso che, a quanto ci risulta, avrebbe determinato un giro di vite sul fronte della liquidità da parte delle banche e difficoltà con clienti e fornitori”. Allo stato attuale, ricorda sempre il segretario provinciale della Slc-Cgil non è stato ancora deciso alcun intervento, da una eventuale richiesta di commissariamento all’attivazione di ammortizzatori sociali. “Aspettiamo di conoscere la reale situazione dell’azienda nei prossimi giorni – conclude Aufieri – e di avere risposte riguardo alle voci e alle ipotesi che stanno circolando e che parlano dell’interesse a rilevare Roto2000 da parte di tre soggetti, tra i quali uno sarebbe particolarmente favorito”.
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