I sistemi digitali a getto d’inchiostro ed elettrofotografici diventeranno “sempre più importanti” nel mercato globale della stampa nei prossimi dieci anni. Lo riferisce l’ultimo rapporto di Smithers dal titolo “The Future of Digital Print: Long-Term Strategic Forecasts to 2029” (Il futuro della stampa digitale: previsioni strategiche a lungo termine fino al 2029), che vede il mercato della stampa digitale in crescita del 65% nei prossimi dieci anni fino a raggiungere 230 miliardi di dollari entro il 2029, dai 139 miliardi previsti a conclusione del 2019, in particolare grazie all’espandersi della stampa su packaging così come dei libri e di altri prodotti dell’industria grafica
Come riporta la rivista inglese Printweek, il rapporto ha stimato un CAGR (Compound Annual Growth Rate, o tasso annuo di crescita composto, è un indice che rappresenta il tasso di crescita di un certo valore in un dato arco di tempo) medio del 5,3% nel periodo che va dal 2014 a oggi, e ha affermato che l’industria della stampa “continuerà a evolversi in risposta a molteplici fattori economici, tecnologici, demografici, ecologici e comportamentali” e che il passaggio dalla stampa fisica a quella online nei settori della pubblicazione, della pubblicità e della stampa transazionale continuerà a ridurre i volumi complessivi di stampa. Un trend questo che da diversi anni ha investito l’industria della stampa mondiale.
Tirature più brevi, time to market sempre più ristretto e al contempo la richiesta di una sempre maggiore qualità di stampa sono i fattori che secondo la ricerca di Smithers gioveranno all’industria del digitale. Intervistato da Printweek Adam Page, director of research and reports di Smithers, ha dichiarato: «Le tecnologie a getto d’inchiostro ed elettrofotografia si evolveranno, con miglioramenti incrementali delle prestazioni delle soluzioni, mentre gli inchiostri offriranno risultati migliori su una gamma più ampia di supporti di stampa e packaging standard. Il cambiamento più significativo per la stampa digitale nei prossimi 10 anni sarà attraverso gli sviluppi che integrano la stampa digitale, in particolare a getto d’inchiostro, in sistemi di produzione più ampi, tra cui il flusso di lavoro e la finitura, per semplificare e accelerare il time to market per molti prodotti di stampa. Questo è già successo in alcuni casi, ad esempio libri in cui le macchine da stampa a getto d’inchiostro a passaggio singolo ad alta velocità sono collegate a linee di finitura automatizzate che tagliano, piegano e fascicolano blocchi di libri, pronti per il caricamento in un raccoglitore. Così gli stampatori hanno potuto avere costi di tiratura inferiori in modo conveniente, fino a singole copie”. Il rapporto di Smithers sottolinea poi come i potenziali ostacoli per la stampa digitale fossero costi elevati delle attrezzature e dei materiali di consumo rispetto a quelli per la stampa tradizionale e la crescente capacità delle macchine da stampa offset, in cui il rapporto costo-efficacia sta migliorando.
La ricerca Smithers arriva a pochi giorni di distanza da un’altra analisi di mercato che ha a che fare da vicino con il digitale. Si tratta di un’analisi realizzata dalla società di consulenza e ricerca Gartner che prevede che l’80% degli esperti di marketing abbandonerà gli sforzi di personalizzazione entro il 2025 a causa dello scarso ritorno sull’investimento, della complessità della gestione dei dati dei clienti o di entrambi. Secondo quanto riporta Gartner, il 27% degli esperti di marketing ritiene che i dati rappresentino l’ostacolo principale alla personalizzazione e che il successo di questa pratica sia minacciato da un costante declino della fiducia dei consumatori, da un maggiore controllo da parte delle autorità di regolamentazione e dalle barriere di tracciamento introdotte dalle società tecnologiche. Tuttavia, molti nel settore hanno messo in dubbio la probabilità che la domanda di personalizzazione (che al momento copre in media il 14% del budget della pubblicità) diminuisca in quanto si tratta di un elemento fondamentale di molte campagne cross-media.
«I dati personali sono stati a lungo il carburante che alimenta il marketing e la spinta a trovare nuove forme di carburante ed escogitare nuovi modi per sfruttarli sembra essere illimitata. Tuttavia, questa ricerca non è riuscita a soddisfare le ambizioni degli esperti di marketing e, in alcuni casi, è fallita, poiché i consumatori respingono direttamente e indirettamente le aperture dei marchi», ha affermato Charles Golvin, senior director analyst in Gartner, che aggiunge: «Le loro caselle di posta elettronica sempre più intasate e le notifiche dei cellulari possono portarli a ignorare anche il messaggio più accuratamente personalizzato e contestualizzato. Gli esperti di marketing devono fare attenzione prima di investire in tecnologie di personalizzazione e nuove strategie di mercato».