A 200 anni dalla sua morte, lo scultore e pittore italiano è al centro di un evento organizzato da Fondazione Fedrigoni Fabriano
Il Fabriano Paper Pavilion apre di nuovo le porte ai cittadini sabato 24 e domenica 25 settembre 2022. E il venerdì precedente, il 23 settembre dedica, a 200 anni dalla sua morte, una conferenza al grande Antonio Canova (1757–1822), scultore e pittore italiano che come Michelangelo, Raffaello e Beethoven ha apprezzato e utilizzato la carta di Fabriano. A testimonianza di questo forte legame, verranno esposti documenti inediti proprio durante le visite guidate del weekend, gratuite ma su prenotazione.
Sono quindi due le iniziative di rilievo con cui Fondazione Fedrigoni Fabriano entra nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Un’occasione per riaprire alle visite i luoghi della carta, con l’obiettivo di rafforzare il legame con il territorio e riaffermare la centralità del patrimonio cartario e del suo valore storico e artistico.
Sabato 24 e domenica 25 settembre (con prenotazione obbligatoria www.fondazionefedrigoni.it) è di nuovo possibile apprezzare il Fabriano Paper Pavilion, realizzato da Fondazione Fedrigoni Fabriano all’interno del complesso storico delle Cartiere Miliani Fabriano: oltre 500 metri lineari di documenti dell’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano e circa 10.000 strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina dalla fine del 1700 a oggi, a cui per l’occasione si aggiungeranno alcune testimonianze inedite sul rapporto di Antonio Canova con la Cartiera, tra cui l’ampia corrispondenza da cui si evince come lo scultore ordinasse regolarmente partite di carta di pregio.
A 200 anni dalla morte, infatti, la Fondazione ha deciso di celebrare uno dei più grandi ingegni artistici, politici e culturali italiani, che secondo la ricerca sperimentale avviata nel 2021 dalla Fondazione stessa utilizzava abitualmente carta fabrianese. Proprio i risultati della ricerca saranno protagonisti, venerdì 23 settembre alle 16.00 nella Sala Forme, della conferenza “Antonio Canova e la Carta. Storia di un artista e dei suoi strumenti”. L’evento, a ingresso libero ma con posti limitati, inaugura le due giornate di apertura straordinaria alle visite del Fabriano Paper Pavilion.
Apre la conferenza Chiara Medioli Fedrigoni, Presidente della Fondazione, che dopo i saluti istituzionali – tra cui quelli del Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo – da la parola al moderatore Mauro Mussolin, Docente dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, che coordina i relatori. Intervengono: Susanne Adina Meyer, Docente dell’Università degli Studi di Macerata; Moira Mascotto, Direttrice Fondazione Canova-Museo Gypsotheca Antonio Canova; Elena Santilli, Ricercatrice della Fondazione Fedrigoni Fabriano; Stefania Zeppieri, Docente dell’Università degli Studi Roma Tor Vergata; Letizia Rosati, Storica dell’arte e Assessore alla Cultura del Comune Rieti.
Canova utilizzò certamente carta fabrianese e ne fece richiesta per usi specifici. Lo testimonia l’ampia corrispondenza tra l’imprenditore fabrianese e lo scultore, oltre 30 lettere annotate nei Registri Copialettere conservati presso l’Archivio Storico delle Cartiere Miliani Fabriano che saranno esposte insieme ad alcune copie delle lettere autografe dell’artista e di fogli del taccuino canoviano, uno dei dieci quaderni di schizzi di Canova, l’unico ad essere conservato nelle Marche presso la Biblioteca Comunale di Cagli.
Il primo contatto tra l’artista e la Cartiera risale al 1816. Dalla documentazione si evince come ordinasse regolarmente partite di carta, tra cui carta reale, real grande velina e carta da rami, palomba fina, carta con filigrana del tipo ‘giglio’ e ‘giglio con perline’. Le copie dei documenti esposti al Pavilion sono state gentilmente concesse dai rispettivi conservatori: la Fondazione Canova-Museo Gypsotheca Antonio Canova Archivio Fondazione Canova di Possagno, la Biblioteca Comunale Paroniana di Rieti e la Biblioteca Comunale di Cagli.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio gratuito del Ministero della Cultura, del Comune di Fabriano, della Regione Marche, della Pia Università dei Cartai, del Comune di Rieti, del Comune di Cagli e, in particolare, del prestigioso Museo Gypsotheca Antonio Canova presieduto da Vittorio Sgarbi e del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicenteniario della morte di Antonio Canova, istituito dal Ministero della Cultura.