Il principale produttore nel settore del cartone riciclato e il più grande produttore in Italia, Francia, Paesi Bassi e nella Penisola iberica, cresce ancora
RDM Group, il principale produttore nel settore del cartone riciclato e il più grande produttore in Italia, Francia, Paesi Bassi e nella Penisola iberica, ha fatto un altro importante passo in avanti sul fronte della crescita in Europa diventando così il primo produttore indipendente di cartone riciclato nel Vecchio Continente.
All’inizio di maggio 2023, infatti, il gruppo guidato dal Ceo Michele Bianchi ha firmato un accordo per l’acquisizione di Fiskeby International Holding AB, un produttore di cartone da imballaggio realizzato al 100% con fibre recuperate, con uno stabilimento di produzione in Svezia. RDM ritiene che Fiskeby abbia il posizionamento giusto per beneficiare del trend noto come sostituzione della plastica, offrendo capacità interne di estrusione e laminazione adatte per lo sviluppo di nuovi prodotti.
Fiskeby è stata fondata a Norrköping, in Svezia, nel 1637, diventando quindi uno dei primi produttori di carta in Europa. Oggi è l’unica azienda in Scandinavia a produrre cartone per imballaggi realizzato al 100% con fibre recuperate. Il prodotto principale della cartiera è il multiboard, un cartone da imballaggio ecologico e conveniente, sviluppato per i mercati degli alimenti, delle bevande e dei prodotti per la casa. Fiskeby è anche l’unica cartiera in Scandinavia in grado di utilizzare come materia prima il cartone per imballaggi liquidi e altri imballaggi a base di fibre plastificate; inoltre, produce energia rinnovabile dalla raccolta dei rifiuti industriali e dai rifiuti generati dal processo di riciclo presso la cartiera, evitando l’uso di risorse fossili e riducendo le emissioni di CO2. La capacità produttiva dello stabilimento è di 170.000 tonnellate all’anno. I mercati geografici principali di Fiskeby sono Svezia, Germania e Regno Unito.
“Questa acquisizione – commenta Michele Bianchi – “dimostra l’impegno di RDM Group a far crescere la propria quota di mercato nel settore del cartoncino riciclato, a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e a servire clienti paneuropei con un approccio “multi-mill” ancora più forte. Riteniamo che la nostra offerta di cartoncino riciclato risponda alla richiesta della società di utilizzare in maniera responsabile più materiali riciclati. I nostri prodotti riutilizzabili, riciclabili e biodegradabili sono quindi in linea con le richieste della società in materia di ambiente e con la necessità di soluzioni di imballaggio essenziali per la vita quotidiana”. Dopo un paio d’anni di eventi dirompenti, aggiunge il Ceo di RDM Group “stiamo vivendo un cambiamento importante nelle tendenze economiche in atto e nelle possibili soluzioni che vengono identificate; la nostra acquisizione dimostra la convinzione del gruppo che i materiali a base di fibre continueranno a crescere nel lungo periodo”.
In attesa che entro il terzo trimestre di quest’anno si realizzi il closing dell’operazione, previa autorizzazione da parte dell‘Antitrust, il gruppo RDM ha tagliato altri traguardi anche sul fronte della sostenibilità. Nei giorni scorsi infatti è stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2022 in cui si evidenziano “i progressi e l’impegno verso la creazione di un futuro più sostenibile”. Il gruppo spiega come nel 2022 sia stato colmato il divario sugli scarichi idrici che superano l’obiettivo, con un miglioramento del 12% rispetto all’anno precedente. Ciò equivale a un risparmio di 1,5 milioni di metri cubi di acqua corrispondenti a più di 600 piscine olimpioniche. È stato anche ridotto il tasso di intensità energetica del 5% risparmiando così più di 130 GWh di energia, una quantità sufficiente a coprire il consumo di circa 3.500 cittadini europei.
Restando nell’ambito sostenibilità RDM Group ha anche evidenziato recentemente come abbia trasformato il riciclo nel suo business: il 95% delle materie prime a base di fibre sono realizzate infatti con carta per il riciclo e l’obiettivo per il futuro è aumentare i rifiuti avviati a recupero e ridurre la quantità di rifiuti generati. Inoltre, in uno degli stabilimenti del gruppo è stato realizzato un termovalorizzatore interno dove vengono reindirizzati i rifiuti di pulper: questo sistema genera una serie di benefici per le comunità riducendo gli impatti ambientali, fornendo una fonte di energia sostenibile e trasformando i rifiuti in una risorsa preziosa.
Da ultimo, a febbraio RDM Group aveva inaugurato ufficialmente la nuova centrale termica presso il Mulino di Ovaro, con una capacità produttiva di circa 110.000 tonnellate e più di 160 dipendenti. Si è trattato, spiega RDM Group, di un investimento importante che risponde alle esigenze di ammodernamento delle linee di produzione, di migliorarne l’efficienza e l’affidabilità e, allo stesso tempo, di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, il consumo di acqua, il rumore e i costi energetici.