Non soffia ancora il vento della ripresa dopo questi ultimi, lunghi anni di crisi del settore della stampa. Ma dall’ultima indagine congiunturale rapida sul quarto trimestre 2014 e sul primo del 2015 realizzata dalla Federazione della filiera della carta e della grafica, sono arrivati i primi segnali meno negativi rispetto al passato. Il clima “è sempre cauto”, però, anche se mostra qualche timido miglioramento.
Sulla base dei risultati rilevati nell’indagine preso le imprese, ha commentato il professor Alessandro Nova dell’Università Bocconi, “sembra che effettivamente, dopo una lunga attesa, la Filiera della carta e della grafica mostri dinamiche più promettenti. Tali dinamiche, comunque, si presentano nel consueto contesto di forte differenziazione tra i diversi comparti ma mostrano, a differenza del passato, un’inversione dell’usuale (almeno negli ultimi anni) “differenziale” di crescita a favore del mercato estero”.
Dall’indagine è emerso un aumento delle imprese che si attendono una crescita dell’attività sul mercato interno (con una quota di risposte positive del 40% per il quarto trimestre 2014 e del 23% per il primo del 2015) mentre si raffreddano un po’ le attese sul fronte delle commesse estere (con rispettivamente il 44 e il 55% che vede l’export stabile più che in crescita). Ancora una volta, dunque, sempre secondo Nova, “la dinamica della filiera sembra replicare quella delle variabili macroeconomiche per le quali, anche se gli ultimi risultati sono stati un po’ deludenti, sembra lecito attendersi una cauta ripresa nel corso del prossimo semestre, complice anche la dinamica del cambio che dovrebbe favorire l’export e la politica monetaria della Bce”. In ogni caso, conclude il docente della Bocconi “proprio per l’esistenza di queste false partenze dell’economia, gli imprenditori della filiera si mostrano prudenti rispetto alla futura evoluzione dell’attività produttiva”.
Nel complesso della filiera, comunque, sul fronte del mercato interno il quarto trimestre ha mostrato, come si diceva, a consuntivo una prevalenza di giudizi di crescita rispetto a quelli di stabilità che a quelli di riduzione. Le risposte sul fatturato estero sono risultate invece più impostate sulla stabilità. In questo contesto complessivo rimane una forte differenziazione tra i diversi comparti che ha condotto a dinamiche molto positive nel settore delle macchine per grafica e converting che mostrano ormai da tempo una crescita decisamente superiore a quella degli altri comparti. Il settore cartario sembra avere presentato una prevalente crescita del mercato interno a fronte di una performance meno positiva per quanto riguarda i mercati esteri. Infine i comparti grafico e cartotecnico trasformatore hanno mostrato andamenti stabili rispetto al mercato interno, mentre per quanto riguarda l’estero i giudizi sono peggiorati nel settore grafico e migliorati in quello cartotecnico.
Per quanto riguarda, invece, i primi tre mesi del 2015, prevale un senso di stabilità (50% per il mercato interno e 55% per quello estero) determinato dalla prudenza delle imprese che sentono da una parte finito il periodo più difficile della crisi ma dall’altra non vedono ancora, almeno nel breve, una forte ripresa. Condizionate anche dell’evoluzione degli aspetti macro dell’economia, con l’indebolimento dell’euro che per esempio favorisce l’export ma aumenta i costi energetici e delle cellulose impiegate nelle cartiere.
“L’unica nota positiva ormai da tempo è l’export”, ha commentato in margine alla pubblicazione dell’indagine Paolo Culicchi, presidente della Federazione della filiera della carta e della grafica. Con questo mercato interno la filiera non chiede sconti o regali ma di concentrare l’attenzione su un asset fondamentale, quello della cultura. Per questo lo scorso febbraio le otto associazione della Filiera hanno proposto al governo il varo di un “bonus lettura”, un buono spesa fino a un massimo di 100 euro destinato ai giovani tra i 18 e i 25 anni per acquistare, pagando solo il 25% del prezzo, libri, quotidiani e periodici.