Dai licenziamenti al riavvio della produzione. La vicenda della ex cartiera Burgo di Mantova, chiusa sette anni fa e poi acquisita da Pro-Gest (e controllata dalle Cartiere Villa Lagarina, facente capo al gruppo trevigiano guidato da Bruno Zago, leader italiano nel cartone e nella carta da imballaggio con 23 stabilimenti in sette regioni, circa 1300 dipendenti e ricavi nel 2018 per 485 milioni) sembra finalmente arrivata a un esito positivo.

“Con riferimento al procedimento amministrativo concernente il nuovo progetto con variante in riduzione dello stabilimento di Mantova di Cartiere Villa Lagarina spa (che comprende la rinuncia all’inceneritore) – si legge in un comunicato della società del gruppo Pro-Gest – la quarta seduta della Conferenza dei servizi, riunita il 30 aprile in videoconferenza” ha visto “tutti gli enti intervenuti esprimere parere favorevole e la Conferenza dei servizi ha conseguentemente ritenuto che sussistono le condizioni per esprimere un giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto”. La prossima seduta della Conferenza dei servizi (che vede presenti gli enti locali e quelli interessati alla valutazione ambientale) si terrà quindi il 13 maggio, giorno in cui, spiega sempre la società, dovrebbero arrivare “l’approvazione e l’acquisizione dei titoli abilitativi alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che comprende l’autorizzazione al raddoppio della produzione”. Le Cartiere Villa Lagarina, conclude la nota, sono quindi ora impegnate “negli interventi di mitigazione degli impatti, nelle opere di completamento e nella programmazione dell’avvio della produzione con l’obiettivo di raggiungere la piena capacità produttiva dello stabilimento di Mantova il prima possibile”.

Fra qualche giorno quindi, come annunciato anche dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi (soddisfatto per l’addio definitivo all’impianto di termovalorizzazione: “siamo riusciti a ottenere il massimo per la nostra comunità: tutelare salute, ambiente e lavoro”) dovrebbe concludersi, positivamente, una vicenda che si trascina da mesi, se non anni, e che aveva visto la primavera scorsa la sospensione dei programmi di produzione – per rilanciare il polo cartario di Mantova – di fronte alla frenata imposta dagli enti locali (Comuni in primis) e dagli ambientalisti preoccupati dell’impatto dell’inceneritore – che avrebbe utilizzato gli scarti di lavorazione per la produzione di energia – sul territorio mantovano.

Così si era interrotto il maxi-piano di Pro-Gest per riconvertire la ex cartiera Burgo, acquisita nel 2015 dopo la sua chiusura nel 2013 e dopo oltre cento anni di onorato servizio, da produttrice di carta per giornali al più importante polo nazionale per la carta riciclata ondulata per il packaging sopperendo così, in questo settore, all’import dall’estero. Un piano per cui Pro-Gest aveva programmato investimenti per 250 milioni di euro con ristrutturazione e costruzione di edifici (compresa la storica sede con il “ponte sospeso” progettata dall’architetto Nervi), bonifiche, nuove tecnologie e nuovi impianti tra cui l’installazione di un maxi-linea da 200 metri di larghezza per produrre a regime con 150 dipendenti 200mila tonnellate di carta per imballaggio all’anno.

La sospensione dell’attività imposta, per la valutazione ambientale (con una serie di ricorsi anche al Tar) degli enti locali, aveva portato lo scorso febbraio le Cartiere Villa Lagarina prima a chiedere la cassa integrazione per i 49 dipendenti tornati al lavoro sui 150 previsti a regime e poi all’avvio di una procedura di licenziamento, sospesa però dal divieto ai licenziamenti imposti durante l’emergenza Coronavirus dal decreto “Cura Italia”.

Adesso, per l’ex cartiera Burgo, dove lo scorso autunno il cda di Cartiere Villa Lagarina, aveva nominato Carmine Damiano Procuratore speciale di Pro-Gest Mantova (incarico, aveva spiegato la società, scaturito dalla necessità di un supporto qualificato e professionale per affrontare e gestire in maniera organica l’implementazione e la gestione delle relazioni istituzionali, dei rapporti esterni, della comunicazione, nonché il coordinamento delle attività legali della Cartiera di Mantova) l’orizzonte sembra finalmente essersi schiarito.

Di Achille Perego

Foto dal profilo Facebook di RSU Cartiera Burgo Mantova

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