Sfruttare tutte le possibilità che la tecnologia mette a disposizione significa veicolare con maggiore efficienza il valore di un’azienda, un prodotto o un servizio. L’evoluzione tecnologica della stampa, tuttavia, procede in direzioni opposte e spesso inedite ai print buyer.
Un’esigenza di informazione e di confronto che, il prossimo 6 settembre, troverà espressione nella seconda edizione del Print Buyer’s Forum, l’evento organizzato a Bologna da Comunico Italiano, nata dalla fusione di Associazione Arti Grafiche di Bologna e Poligrafici Modenesi.
L’evento si svolgerà in un’area dedicata di FARETE, meeting point delle imprese che giunge quest’anno alla sua quinta edizione. L’anno scorso oltre 600 espositori di ogni settore merceologico hanno animato i due padiglioni in cui era ospitata la fiera, con la presenza internazionale di 77 operatori esteri da 40 Paesi nel mondo.
Il forum, suddiviso in sezioni tematiche, mette a confronto le esperienze dei principali print buyer italiani con gli esperti di tecnologia, gli stampatori e i fornitori di servizi grafici per trovare una sintesi che possa aiutare il Made in Italy nel mondo.
La prima sezione della giornata si concentrerà sul modo di approcciare le logiche della stampa B2B, cambiate drasticamente negli ultimi anni a seguito dell’aggregazione organica dei brand su tutti i settori merceologici. Conseguenza diretta di ciò è stata la centralizzazione degli acquisti da parte delle grandi imprese, con offerta e negoziazione sempre meno delocalizzate e sempre più centralizzate a livello internazionale. Strutturarsi per partecipare con successo, efficacia e tempestività ai bandi di gara internazionali richiede competenze linguistiche e un’organizzazione informatica adeguata che coinvolge diversi ruoli in azienda.
Seguirà poi la sessione dedicata al packaging digitale personalizzato, uno dei segmenti con sempre più soluzioni disponibili. Un trend figlio di un ciclo di vita ridotto dei prodotti, di una richiesta di un più rapido time-to-market e di un calo della dimensione media delle tirature, senza dimenticare la possibilità di personalizzazione.
L’ultima parte del forum sarà invece dedicata alla stampa emozionale, con particolare attenzione ai settori del fashion e del luxury. Veicolare un’emozione tramite la stampa significa guardare oltre il processo industriale. Stile, testi, materiali, colori, nobilitazioni: tutto concorre a trasmettere un’emozione che deve veicolare i valori del brand e colpire nell’inconscio del cliente tipo. Tutto questo si realizza con un equilibrio di competenza e artigianalità in un contesto industriale.
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