E’ la prima conseguenza dell’accordo firmato lo scorso 10 gennaio con il quale il gruppo Pozzoni di Cisano Bergamasco ha portato al 100% il controllo in Mondadori Printing, rilevando anche l’ultimo 20% del Gruppo veronese dopo averne acquisito l’80% dalla casa editrice di Segrate nel novembre del 2008. Una volta ottenuta la maggioranza assoluta, in Pozzoni hanno deciso di riorganizzare tutta la stampa periodici all’interno del Gruppo con un piano industriale presentato nei giorni scorsi a Verona ai sindacati nazionale di categoria (Cisl, Uil, Cgil e Ugl) e nelle sedi locali dove opera il Gruppo (province di Bergamo, Lecco e Milano). Il piano, spiega Maurizio Vercelli, direttore delle risorse umane della Pozzoni e di Mondadori Printing, prevede di razionalizzare i poli produttivi che stampano i periodici. Dal 1° aprile, tutta l’attività di stampa periodici farà capo a Mondadori Printing con il quartiere generale amministrativo-commerciale a Verona. Questa riorganizzazione farà sì che le due aziende che oggi in Pozzoni stampano periodici in rotooffset (la Elcograf di Beverate di Brivio e la Datamill di Pozzo d’Adda e Madone) verranno assorbite a livello societario da Mondadori Printing, che resterà l’unico marchio per questo settore di mercato. A livello occupazionale e produttivo, la riorganizzazione, sottolinea sempre Vercelli, comporterà la chiusura a Beverate del reparto periodici, mentre resterà attiva la parte di stampa di moduli continui, etichette e laser a imbusto dove lavorano circa 35 addetti. Delle attuali due rotative, quella a 24 pagine verrà smontata e trasferita (entro luglio) nello stabilimento di Madone, mentre la rotooffset a 16 pagine verrà “spenta” a settembre. Degli attuali 44 operai che lavorano nel reparto rotativa di Elcograf, una ventina, secondo i piani aziendali (ma è in corso la trattativa con i sindacati) verranno trasferiti sempre a Madone mentre per gli altri si attiveranno ammortizzatori sociali e prepensionamenti. Dei ventisei impiegati e commerciali, invece, alcuni in base alle funzioni saranno trasferiti a Verona, altri (agenti e commerciali che girano per l’Italia e l’estero) faranno comunque capo al quartier generale di Mondadori Printing. Che alla fine, assorbendo anche i dipendenti di Datamill, avrà circa 1200 addetti e i poli produttivi di Verona (con uffici amministrativi e commerciali, linee di confezionamento, sei impianti rotocalco, quattro rotooffset e undici macchine piane), Melzo (ex Sorit con quattro rotocalco), Pomezia (due rotooffset), Cles (con le macchine per la stampa in bianco e nero di libri), Pozzo d’Adda (tre roto a 64 pagine e una a 48) e Madone (due Sunday a 48 pagine più la 24 pagine ex Elcograf).
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