Un fatturato per che la prima volta supera i 500 milioni di euro e un utile pari a 84.129.174,05 di euro, in aumento di oltre il 46% sull’anno precedente. È questo il bilancio integrato, con il rapporto di sostenibilità per l’esercizio del 2019, esaminato e approvato dall’assemblea degli azionisti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il 5% dell’utile, pari a euro 4.206.458,70, è stato destinato a riserva legale. Lo rende noto l’Istituto, aggiungendo che il dividendo, pari a 79.922.715,35 euro, sarà versato al ministero dell’Economia e delle finanze, azionista unico. Nell’esercizio 2019, il fatturato per la prima volta nella storia dell’azienda ha raggiunto i 503 milioni di euro, con un incremento del 9,5% rispetto al 2018 e del 41% rispetto al 2014.
Negli ultimi cinque anni, l’Istituto ha corrisposto all’azionista dividendi ordinari e straordinari per oltre 476 milioni di euro e ha versato imposte dirette per circa 168 milioni di euro, viene sottolineato nella nota diffusa dall’Istituto. A livello gestionale, il margine operativo lordo ha superato i 182 milioni di euro, con “un costante incremento” rispetto al 2014 di oltre il 62% complessivo, sottolinea l’azienda, mentre gli investimenti superano i 76 milioni di euro. Per quel che riguarda i dipendenti, il loro numero si attesta a 1811, “con un turnover generazionale e professionale del 48% (periodo 2014 -2019), in linea con l’evoluzione organizzativa e industriale dell’azienda”, si legge nella nota.
In chiave prospettica, viene spiegato che l’Azienda punta a trasferire i “positivi effetti” del processo di innovazione sui servizi a valore aggiunto della Pubblica Amministrazione verso i cittadini, “garantendo i più elevati standard di sicurezza”. In questo contesto sono di particolare rilievo i progetti relativi alla diffusione della Identità Digitale attraverso la CIE (Carta d’Identità Elettronica) in quanto sistema più sicuro ed efficace per garantire ai cittadini l’accesso ai servizi pubblici e privati; l’ulteriore diffusione dei sistemi di tracciabilità, anticontraffazione e certificazione, con particolare riferimento alla protezione del “Made in Italy” e dei farmaci; l’ulteriore sviluppo industriale e tecnologico della produzione dell’euro in collaborazione con la Banca d’Italia.
Nella foto, la sede principale IPZS a Roma, via Salaria 1027.