Nuovi modelli di business per affrontare la crisi del settore grafica, carta e cartotecnica, ma anche per reinterpretare lo sviluppo del mercato, per considerare il web e il digitale degli alleati e non degli ostacoli, per risvegliare i consumi e per dare una risposta creativa al calo degli investimenti pubblicitari. Reinventarsi, in una parola, è quanto si propone Silvia Ferraro, che guida le imprese del comparto in Confindustria Vicenza.

Nella provincia veneta la crisi si è fatta sentire soprattutto nel segmento grafico e tra le aziende della carta, mentre la cartotecnica ha retto meglio l’impatto. Proprio la capacità di reinventarsi ha consentito alla filiera locale (circa una cinquantina di imprese sono tra le iscritte a Confindustria) di mantenere le posizioni. Si parla spesso del passaggio degli investimenti dalla grafica al digitale, ma i dati raccontano un’altra storia: se la pubblicità via mail perde il 9%, la stampa commerciale è in crescita del 10%.

Silvia Ferraro guarda al mercato di domani da un doppio punto di vista: da imprenditrice (è amministratore delegato della Tecnopaper e della Ellepi Box) e come rappresentante nel mondo associativo, perché oltre al ruolo provinciale è presente anche nel direttivo nazionale di Assografici per la sezione tubi di cartone. Quindi è in una buona posizione per valutare le difficoltà delle aziende e la capacità di risposta del settore

Con un distinguo tra il comparto grafico e quello cartotecnico. “Nella grafica la situazione è più complicata perché la crisi ha portato rapidamente allo scoperto le criticità. Però al tempo stesso si sono aperte nuove opportunità per le imprese, come trasformarsi in piattaforme multiple, capaci di proporre servizi diversi dalla semplice stampa ed essere per la clientela un partner con il quale studiare insieme strade nuove per la ripresa”, ha detto presentando la sua strategia per lo sviluppo del territorio.

Per quanto riguarda la cartotecnica, Silvia Ferraro può contare sulla propria esperienza diretta, visto che Tecnopaper produce da oltre vent’anni tubi e anime in cartone per gli avvolgimenti e gli imballaggi ed Ellepi Box realizza imballi in carta e cartone da trasporto, protezione ed esposizione dei prodotti. Aziende che hanno guardato in faccia la crisi e ne sono uscite nel migliore dei modi, visto che tra il 2008 e il 2009 avevano lasciato sul terreno l’8% del fatturato mentre oggi sono a +8% rispetto ai livelli pre-crisi.

“Abbiamo puntato a valorizzare l’area più direttamente orientata al consumatore. Tutti si sono impegnati a puntare sulla creatività e sull’innovazione di prodotto, un segmento che in precedenza non era considerato così importante – spiega –. Abbiamo “ripensato” il semplice tubo di cartone guardandolo come un contenitore di prestigio o addirittura un complemento di arredo. Tra i due comparti c’è stata una aggregazione di idee che ha condotto a un rilancio reciproco. Creatività e produzione insieme, in altre parole, hanno contribuito a difendere le posizioni e a far ripartire la crescita”.

A restituire nuove prospettive alla cartotecnica c’è anche un aspetto non trascurabile di sostenibilità ambientale. Nel Vicentino, ricorda Silvia Ferraro, la filiera ha caratteristiche di ciclo completo, con le materie prime utilizzate per la produzione che provengono dal riciclo e sono a loro volta integralmente riutilizzabili nel settore. In un momento in cui la green economy rappresenta una voce sempre più importante, anche questo conta.