In poco più di dieci anni (dalla nascita nel 2002 di Rotopress International) è cresciuto molto e in fretta diventando uno dei principali gruppi di stampa italiani con circa 350 dipendenti e 60 milioni di euro di ricavi. Ma dopo l’ultima acquisizione, la ex Offset Print di Verona diventata Veneta Roto, a Loreto, quartier generale di Pigini Group a cui, sul fronte del settore grafico, fanno capo, oltre all’ultima arrivata Veneta Roto le storiche Rotopress International, Tecnostampa e Grafiche Flaminia, hanno deciso che era venuto il momento di rafforzare il coordinamento tra le varie aziende con una guida centrale più efficace e più efficiente sul fronte della gestione dei servizi generali (dall’amministrazione alle risorse umane, dalla logistica agli acquisti) per migliorare le economia di scale tra le varie aziende operative. Per coordinare tutte le attività del gruppo e riorganizzare l’organizzazione aziendale, spiega l’amministratore delegato di Pigini Group, Giuseppe Casali, per la prima volta a Loreto è stata inserita nell’organigramma del management la figura di un direttore generale di gruppo. Una responsabilità affidata da metà novembre a Flavio Zuin. Quarantanove anni, manager conosciuto nel settore della stampa, Zuin, dopo aver lavorato nel gruppo Abete guidando le Industrie Poligrafiche Friulane (IPF), era diventato direttore generale alle Grafiche Antiga di Crocetta del Montello (Treviso). Un’esperienza durata circa sette anni e conclusa, si dice, non per motivi professionali ma per una diversità di vedute con la famiglia-azionista dell’azienda trevigiana. Zuin, che aveva già lasciato le Grafiche Antiga prima di fare il suo ingresso in Pigini Group (con una selezione operata da una società milanese di “cacciatori di teste”) lavora quindi in stretto contatto con l’ad Casali e con il compito principale di efficientare la struttura organizzativa e di coordinamento del gruppo e quindi delle sue aziende operative. Che vedono Giuseppe Casali alla guida di Rotopress International, Tecnostampa e Grafiche Flaminia mentre di Veneta Roto si sta occupando l’ex direttore generale di Rotopress, Pierpaolo De Sanctis, nominato nei mesi scorsi amministratore delegato dell’azienda veneta che, in uno dei due stabilimenti ex OPV, quello più moderno, dà lavoro a circa una quindicina di dipendenti e fa girare una performante rotativa Kba a 16 pagine, 5 colori, torri di verniciatura e uscita a foglio. Una macchina alla quale potrebbe affiancarsi presto una offset sempre di Opv. Del resto al Gruppo di Loreto mancava una tipologia di macchina come la Kba a 16 pagine, per una stampa in roto di quel livello, una rotativa di piccolo formato e di alta qualità che si integrasse con lo stabilimento della Rotopress – conosciuto per le alte performance nel settore dei quotidiani, delle riviste da edicola e della grande distribuzione – e con la storica azienda Tecnostampa, ormai conosciuta per l’alto livello qualitativo raggiunto con i suoi clienti di prestigio sia commerciali che editoriali. La necessità di una gestione di gruppo più efficiente, infine, ha portato anche alla creazione di un comitato di direzione di cui fanno parte Casali, Zuin e due consulenti esterni che hanno assunto il ruolo di “consiglieri”. Il comitato non ha una veste giuridica (non si tratta di un cda) e non è detto che duri all’infinito, ma servirà in questa fase di consolidamento del gruppo dopo la forte crescita di questi anni, a dare al Pigini Group una governance ancora più manageriale.
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