A pochi mesi dall’inizio della principale fiera italiana del printing, abbiamo incontrato Paola Sarco per annunciare il suo nuovo ruolo di responsabile dell’area Building & Industry Exhibition di Fiera Milano, business unit che comprende anche Print4All che si svolgerà a Fieramilano Rho dal 27 al 30 maggio 2025
Innanzitutto, complimenti per il nuovo ruolo! La nomina a responsabile dell’area Building & Industry Exhibition a così pochi mesi dalla fiera Print4All fa salire rapidamente il livello di adrenalina?
Più che di livello di adrenalina, parlerei di livello di consapevolezza e voglia di fare. Mi sono inserita in una squadra rodata e capace, che già da anni segue le manifestazioni di cui sono responsabile, tra cui, naturalmente, Print4All. In relazione a questo progetto parlo dei colleghi che lavorano con me in Fiera Milano, ma anche delle associazioni Argi e Acimga, promotori dell’evento, che contribuiscono attivamente con il loro know how e la loro forte presenza sul mercato a fare di Print4All, fin dalla sua prima edizione, una risposta concreta e su misura alle esigenze di un mondo estremamente dinamico qual è quello del printing.Il primo obiettivo che mi pongo dunque, entrando nella macchina che realizza Print4All, è proprio continuare a far funzionare al meglio la sinergia che sta alla base dell’evento, massimizzando gli sforzi congiunti per farlo diventare un riferimento europeo per il settore.
Quali sono le sfide professionali che si trova ad affrontare a questo punto della sua carriera?
Lavoro nel mondo fieristico da molti anni, un ambito che richiede prima di tutto la capacità di ascoltare i mercati, comprenderne le dinamiche e le specificità, conoscere a fondo gli stakeholder che ne sono protagonisti e collaborare con loro per dare vita a un progetto fieristico di successo. Questo è vero non solo per Print4All, ma, nel mio caso, anche per le manifestazioni delle altre industry in cui sono coinvolta direttamente. Direi che l’ascolto è la sfida principale per me oggi, insieme alla capacità di guardare oltre, assecondando l’innovazione che nasce da questi settori.
Paola Sarco, la sua esperienza nell’ambito del management nel settore fieristico è sicuramente consolidata, ma anche nello specifico nel printing. Come è ritornare a occuparsi di questo settore?
Abbandonare il settore della stampa non è stata una scelta, ma la conseguenza di una serie di circostanze, per cui sono davvero felice di ritrovarlo. In particolare, mi fa davvero piacere ricominciare da Print4All, che è un progetto innovativo e di sistema. Quindi la sfida è mettere la mia conoscenza di questo mercato a servizio di un approccio nuovo, di filiera. Perché Print4All guarda anche ad altri settori e ad esso sono collegate anche le altre manifestazioni di The Innovation Alliance, imponendo una visione allargata e consapevole.
Entrando nello specifico di Print4All quali aspetti la affascinano di questo formate quali sono, se ci sono, le criticità?
Sicuramente la stretta sinergia tra varie componenti del mercato della stampa rappresenta un tratto tipico della manifestazione e questa peculiarità mi colpisce, perché è particolarmente innovativa. Il ruolo proattivo e “sul campo” delle associazioni e delle altre componenti della filiera, poi, è un altro valore aggiunto che permette di essere costantemente “sintonizzati” sulle esigenze del mercato, sui punti di forza e gli ambiti di crescita sui quali puntare per rendere l’industria competitiva.
Sulle criticità non saprei dire, sono appena salita a bordo. Se e quando con la mia squadra le incontreremo, affronteremo anche queste insieme.
Quali aspettative ha, Paola Sarco, rispetto a questo evento?
Sono convinta che Print4All si confermerà un punto di riferimento per il settore, perché il progetto si è man mano definito con l’obiettivo di rispondere a concrete esigenze e priorità di tutti i comparti del printing e del converting.
Come sapete, Print4All nel suo stesso nome esprime la volontà di dare spazio a tutte le componenti di mercato, ma c’è anche lo sforzo di valorizzare al massimo quelle che oggi sono le sue punte di eccellenza. Penso al cartone ondulato, che per l’Italia e l’Europa rappresenta un fiore all’occhiello, o alla grande ricerca che c’è sulla stampabilità dei materiali. Su questi due ambiti si focalizzeranno Corrugated Experience e PrintMat, i due “eventi nell’evento”, nati il primo per dare la giusta attenzione al mondo del cartone ondulato, che oggi è il segmento di mercato più in crescita; l’altro per valorizzare al massimo non solo la capacità tecnologica delle macchine, ma anche le infinite potenzialità dei materiali, che oggi, proprio grazie al progresso tecnologico del printing, possono prestarsi senza limiti alla personalizzazione, lasciando grande libertà ai creativi e alla voglia di esprimere un brand.
Oggi la stampa, grazie al progresso di tecnologie, processi e materiali, ha raggiunto un livello di versatilità senza precedenti. È questo il messaggio che vorrei la manifestazione facesse emergere al meglio.
Il giorno prima dell’apertura della fiera è anche per lei emozionante come il giorno prima di un esame?
È sempre emozionante vedere la costruzione di qualcosa. Me se gli esami erano solo una sfida personale, la fiera è una esperienza ed emozione condivisa, perché nasce da un gioco di squadra. Oltre al team con cui lavoro quotidianamente, come dicevo prima, sono molte le persone che collaborano con me, ma a queste si aggiungono le tante professionalità che animano la creazione di una fiera. Dunque, la fibrillazione, che è tipica alla vigilia di un evento fieristico, è un fenomeno direi corale, ma anche una magia, che si scioglie quando, nel primo giorno di fiera, tutto si presenta in ordine e pronto per accogliere i visitatori.