L’inkjet è la tecnologia in più rapida crescita per la stampa di imballaggi, display e applicazioni in cartone.
Così resistente da essere considerato la prima scelta per le spedizioni, generalmente non stampato o stampato in minima parte. Negli ultimi anni, tuttavia, il suo ruolo è cambiato: da semplice mezzo di trasporto e contenimento a strumento di marketing e comunicazione dalle innumerevoli potenzialità estetiche e applicative. Ad accelerare questo cambiamento ha certamente contribuito l’espansione dei servizi di vendita online, che rende necessario trasformare la vecchia, cara scatola in cartone marrone in qualcosa di speciale, in grado di coinvolgere gli utenti e regalare loro un’esperienza d’acquisto memorabile. Sebbene la maggior parte della grafica stampata su ondulato venga ancora realizzata con tecniche di stampa analogiche, sempre più converter hanno cominciato a introdurre soluzioni di stampa a getto d’inchiostro in affiancamento al parco macchine tradizionale. La necessità di produrre confezioni, display, complementi d’arredo e materiali per il punto vendita “just-in-time”, con versioni personalizzate, ma al contempo robuste e sostenibili, ha reso necessario ridurre le tirature senza aumentare i costi di produzione. In tal senso il digitale rappresenta la soluzione ideale, soprattutto per le aziende che vendono direttamente al consumatore o attraverso siti di e-commerce, che hanno la necessità di ottimizzare le scorte a magazzino, ridurre l’obsolescenza di prodotti e packaging e rimanere “impressi” sviluppando un rapporto col cliente anche a distanza. Alla luce di ciò, non sorprende che il report di Smithers The Future of Digital Printing to 2032 indichi che la stampa su cartone ondulato dovrebbe rappresentare ben l’82% di tutta la crescita incrementale per il getto d’inchiostro entro i prossimi dieci anni.
Non c’è dubbio insomma che i costruttori di soluzioni di stampa inkjet stiano rispondendo a questi cambiamenti ponendo una rinnovata attenzione sull’ottimizzazione dei propri sistemi, in termini di velocità, capacità di gestire tirature più elevate (colmando il gap tecnologico con l’offset), automazione delle operazioni ripetitive, qualità di stampa, riduzione dei costi (in particolar modo degli inchiostri).
In particolare, i sistemi a passata singola (single pass), che hanno iniziato ad affacciarsi al mercato all’incirca dieci anni fa, hanno raggiunto un impatto significativo, sfruttando una delle peculiarità della tecnologia inkjet, cioè la disponibilità di più teste di stampa in linea, che consentono di stampare per l’appunto in una “singola passata” diversi colori sul materiale che viene trasportato sotto di esse, garantendo produttività e un considerevole risparmio sui tempi di lavorazione. Insieme a produttori presenti sul mercato da anni (Barberán , EFI, HP, Koenig & Bauer) ci sono anche alcuni nuovi fornitori di stampanti inkjet a passata singola per ondulati in Cina (Flora, Hanway) il Paese che produce più cartone ondulato al mondo, più alcune novità assolute (Durst, Canon) che saranno presentate prossimamente. Ne parliamo approfonditamente sul prossimo numero de Il Poligrafico, dove abbiamo raccolto una selezione delle principali tecnologie a getto d’inchiostro single pass post-print per la stampa su cartone ondulato.