Il consorzio è nato dal coordinamento della Camera Nazionale della Moda Italiana (Cnmi) insieme a diversi brand della filiera fashion
Fondata ad agosto e svelata poche settimane fa, Re.Crea è il nuovo consorzio nato sotto il coordinamento della Camera Nazionale della Moda Italiana insieme a Dolce & Gabbana, Max Mara Fashion Group, Gruppo Moncler, Gruppo Otb, Gruppo Prada ed Ermenegildo Zegna Group. Obiettivo del progetto è la gestione dei prodotti del settore tessile a fine vita per promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di riciclo innovative. La centralità dei temi del riciclo e dello smaltimento responsabile è ormai nota ai grandi player dell’industria moda, anche grazie all’insistenza delle istituzioni europee che hanno varato un pacchetto di direttive sull’economia circolare, stabilendo obiettivi vincolanti per tutti i professionisti della filiera, al fine di ridimensionare l’impatto ambientale dell’intero settore.
L’Italia ha anticipato l’applicazione delle normative europeo sulla differenziazione dei rifiuti. Re.Crea si inserisce all’interno delle direttive europee che richiamano la ‘Responsabilità Estesa del produttore in materia di rifiuti tessili (Extended Producer Responsibility)’ e della normativa nazionale di attuazione su questo tema, al momento in fase di definizione e coordinata dal Ministero della Transizione ecologica.
La presentazione ufficiale del consorzio avverrà il 28 ottobre nell’ambito del Venice Sustainable Fashion Forum, organizzato da Cnmi, Confindustria Venezia, Sistema Moda Italia (Smi) e The European House – Ambrosetti. Secondo Carlo Capasa, presidente di Cnmi “La gestione dell’intera vita dei prodotti è misura del senso di responsabilità che ogni produttore deve avere dal momento in cui crea un capo. È bello che dai grandi marchi dell’alta qualità associati a Cnmi parta un messaggio che sarà centrale per il futuro della moda”.
Sistema Moda Italia aveva lanciato un’iniziativa simile con il progetto Retex.Green, consorzio nato con la collaborazione di Fondazione del Tessile Italiano e aperto a produttori italiani della filiera moda, e che ora vede anche Cnmi scendere in campo.