In occasione dell’edizione 2025 di Hunkeler Innovationdays e a oltre un anno dall’acquisizione da parte del produttore svizzero di sistemi di finishing per la stampa editoriale Müller Martini della connazionale Hunkeler, abbiamo intervistato Bernd Volken, amministratore delegato di Müller Martini Region Western Europe. Dopo una drupa 2024 di successo per entrambe le aziende e dopo averle viste insieme “giocare in casa” a Lucerna, abbiamo voluto fare il punto sull’integrazione di queste due realtà storiche del panorama internazionale del post-printing.

Bernd Volken, amministratore delegato di Müller Martini Region Western Europe

Bernd Volken, amministratore delegato di Müller Martini Region Western Europe

Müller Martini e Hunkeler: quando abbiamo dato per la prima volta la notizia dell’acquisizione avevamo titolato “matrimonio in stile svizzero”: per un’unione felice occorre affinità, ma anche essere complementari… a che punto è il sodalizio?

Innanzitutto ricordiamo che l’annuncio dell’accordo di acquisizione è stato reso noto ufficialmente il 6 giugno 2023 e che la comunicazione diffusa ai media parlava di “una decisione presa tra le due famiglie titolari di due aziende leader globali nel mondo del post-print”. L’obiettivo comune è stato chiaro da subito all’intero mercato: consolidare una partnership di successo già in essere da diversi decenni e rafforzare una collaborazione per lo sviluppo di soluzioni innovative destinate alle smart factory. In quanto al matrimonio in stile svizzero la prossimità geografica ha agevolato questa sinergia: le aziende si trovano entrambe nella regione svizzera di Zofingen. In merito all’essere complementari è sicuramente un altro punto di forza: Hunkeler ha nel suo portfolio una serie di sistemi indispensabili per mettere in connessione le linee di finitura con le macchine da stampa digitali e lavorare insieme allo sviluppo di nuove soluzioni porterà sicuramente a vantaggi competitivi notevoli.

Quali attività e processi avete già integrato?

Proprio in questi giorni stiamo ultimando l’integrazione del sistema di gestione che aiuterà i team delle due aziende a dialogare in maniera efficiente, unificando le procedure, i codici prodotto e tutte le attività dall’amministrazione alla logistica, passando per la formulazione delle offerte commerciali. Inoltre, un’altra attività molto importante che stiamo ottimizzando country per country è quella della riorganizzazione della distribuzione e dei partner commerciali.

E a livello di prodotti?

Innanzitutto abbiamo esteso la connettività del flusso Connex anche ai sistemi Hunkeler, passaggio fondamentale per far dialogare in modo efficace l’intera linea di prodotti. Inoltre, oggi Muller Martini sta già vendendo prodotti Hunkeler e vice versa, rispettivamente inclusi in soluzioni che vengono inclusi nelle soluzione proposte ai clienti. Anche se questa attività richiede molto più tempo per essere ottimizzata.

I due brand resteranno comunque indipendenti?

Al momento mantenere i due brand indipendenti è altrettanto strategico. Prima di tutto perché entrambi i marchi sono molto radicati nelle consuetudini della clientela a livello globale. Inoltre, Hunkeler proprio per la tipologia di sistemi che offre, lavora con numerosi partner, alcuni dei quali possono essere considerati a tutti gli effetti competitor di Müller Martini.

Infatti anche a drupa 2024 i vostri stand erano indipendenti…

Non avremmo avuto il tempo per sviluppare una nuova soluzione concepita dalla collaborazione tra i nostri due reparti di ricerca e sviluppo da presentare insieme in occasione di drupa. Ma in ogni caso il posizionamento dei relativi prodotti è diverso. Come Muller Martini a drupa abbiamo mostrato le performance delle quattro linee di finitura di libri brossuratrice Antaro Digital, la SigmaLine Compact, l’accavallatrice-cucitrice Primera PRO e la cucitrice a filo refe Ventura MC 200, mostrandone la flessibilità, l’efficienza e la modularità.  Hunkeler, oltre al proprio stand, dove ha presentato in anteprima il Gen8 Roll to Stack con cobot, era presente con proprie attrezzature come i sistemi di piega della linea Starbook, il Dynamic Processor DP8 gli sbobinatori e i riavvolgitori, presso gli stand di una decina di partner, tra cui quello di Canon, HP, Ricoh, Screen ma anche Horizon e Meccanotecnica oltre naturalmente anche quello di Müller Martini.

Il format degli Innovationdays è nato proprio in virtù di questa caratteristica di Hunkeler…

E proprio a questo deve il suo successo. Aver creato un ambiente che possiamo definire “open source”, basato sulla collaborazione tra i player che espongono fa parte proprio del Dna di Hunkeler. È un concept davvero unico che agevola la condivisione di progetti e lo sviluppo di soluzioni abbattendo le barriere della competizione. In questo modo anche i visitatori trovano molto stimolante partecipare all’evento e per noi fornitori è più facile coinvolgere i clienti e mostrare loro linee di produzione in funzione, simulando in maniera il più possibile realistica l’ambiente della sala stampa. E soprattutto realizzando come sample di stampa applicazioni che sono veri e propri prodotti finiti.

Essere parte di Hunkeler Innovationdays dall’interno in qualità di capogruppo dell’azienda che ha concepito l’evento quali vantaggi offre a Müller Martini?

Sicuramente avere già in essere collaborazioni aperte con i principali produttori di macchine da stampa digitali ha agevolato la collaborazione con questi player anche per Muller Martini. Già prima della fiera abbiamo iniziato alcuni progetti, ma sicuramente durante l’evento c’è stato il modo di creare ulteriori sinergie. A maggior ragione oggi che il libro stampato in digitale è diventata una delle applicazioni protagoniste di Hunkeler Innovationdays, evento che alle sue origini era molto più orientato al direct mailing, alla stampa transazionale e transpromo.

A Lucerna avevate previsto una buona affluenza anche da parte dei visitatori italiani?

Le principali aziende italiane avevano dato la loro adesione all’evento, ci aspettavamo che si riconfermasse anche per questa edizione una buona affluenza da parte dei clienti del nostro Paese. In generale abbiamo raccolto un buon numero di pre-registrazioni da tutta Europa.

Sulla scia del successo quali soluzioni avete mostrato a Lucerna?

Abbiamo presentato una linea composta da Heidelberg Jetfire 50, macchina da stampa digitale che lavorerà in combinazione con Starbook Sheetfolder di Hunkeler, la nostra Vareo PRO per la brossura e il robot per il taglio InfiniTrim. Un’altra linea comprendeva come motore di stampa il sistema a bobina HP PageWde Web Press Advantage 2200, Starbook Plowfolder di Hunkeler, Vareo PRO per la brossura e il robot di taglio InfiniTrim. Un altro prodotto di grande interesse è stato Prinova Digital Saddle Stitcher, soluzione ibrida ideale per la produzione efficiente e a basso costo di riviste, brochure e cataloghi in piccole tirature.

Dal successo riscosso a drupa 2024 e dall’entusiasmo che si è percepito agli Hunkeler Innovationdays come vede il mercato, come rispondono i clienti?

Premesso che i nostri sistemi sono pensati per linee di produzione che richiedono non solo investimenti importanti ma anche politiche di gestione industriale , aprirei lo sguardo a livello europeo. Il mercato che ha risposto meglio per motivi storici è stato quello inglese, molto vivace anche il mercato spagnolo. Premesso che i nostri sistemi sono pensati per linee di produzione che richiedono non solo investimenti importanti ma anche politiche di gestione industriale , aprirei lo sguardo a livello europeo. Il mercato che ha risposto meglio per motivi storici è stato quello inglese, molto vivace anche il mercato spagnolo.