L’ha progettato Tessuti di Sondrio, in collaborazione con Eurojersey e Tintoria Emiliana
L’azienda tessile Tessuti di Sondrio ha da poco lanciato “Metropolis”, un tessuto ibrido pensato per lo stile sport-couture, frutto della collaborazione con Eurojersey e Tintoria Emiliana. Si tratta del primo tessuto double face e double color destinato alla tintura in capo, che presenta un lato più elegante (in cotone e lino o in cotone e tencel) e un lato più tecnico (in nylon Sensitive Fabrics, materiale brevettato in esclusiva da Eurojersey). Il designer Marcello Pipitone l’ha presentato in occasione dell’ultima edizione di Milano Unica, realizzando un total look che gioca con i concetti di sartorialità, performance e modernità.
L’idea nasce dalla volontà di sviluppare una serie di prodotti innovativi che si adattino alle necessità di chi vive all’interno di una metropoli, partendo da materie prime naturali come il cotone.
In un’intervista a FashionNetwork, Fabio Grazioli, Brand Manager di Tessuti di Sondrio, ha raccontato che l’azienda, attiva dal 1895, si trovi in un territorio inusuale per questa tipologia di prodotto, che non fa parte di un vero e proprio distretto tessile. Per distinguersi ha dunque sulla valorizzazione delle fibre naturali come lino, canapa, bambù e ortica. Da notare anche la collaborazione con la siciliana Orange Fiber, che ha brevettato e produce la prima fibra tessile al mondo ad essere estratta dagli scarti degli agrumi. Per Tessuti di Sondrio è stato realizzato un tessuto di origine 100% naturale e completamente sostenibile, che deriva dai sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi. Degna di nota la collaborazione con l’azienda Orange Fiber, che si occupa di ridare una seconda vita agli scarti umidi provenienti dalla produzione del succo d’arancia, che vengono lavorati e trasformati in cellulosa tessile e poi in filato. Da questa comunione d’intenti nasce un tessuto neutro, che secondo Grazioli potrebbe essere definito “la nuova viscosa”.
Tra i progetti dell’azienda c’è anche Herbarium, una collezione di tessuti realizzati a partire da filati di cotone organico tinti naturalmente grazie all’impiego di piante, fiori e radici. “Nessuna sostanza chimica e nessuno spreco: sono particolari tinture ottenute dal decotto delle sole parti commestibili di indaco, edera, diverse tipologie di legno o melograno. E da oggi anche di campeggio e tannino” spiega Grazioli. “È un bagno di colore autentico quello in cui vengono immersi questi filati biologici certificati GOTS, che dà vita a tessuti in 100% cotone dalle tonalità uniche e naturali. Un metodo tanto innovativo quanto semplice che permette di tingere i tessuti come se ci si preparasse un tè o una tisana”, conclude Fabio Grazioli.