Qualità e innovazione sono le doti giuste per puntare alle fasce più alte del mercato, soprattutto se si innestano su quasi un secolo di tradizioni ed esperienza. Caratteristiche che hanno portato Marchesi Grafiche Editoriali, fondata nel 1918 e giunta oggi alla terza generazione sotto la guida dei titolari Stefano e Marina Marchesi, a posizionarsi tra i leader nella stampa di pregio.

L’azienda di Fiano Romano, poco a nord di Roma, è diventata ormai un punto di riferimento per il mondo della moda nonostante il Lazio sia fuori dal classico triangolo fashion Milano-Venezia-Firenze. Ci è riuscita tenendo insieme la storia e il miglioramento, perfezionando le tecniche di stampa fino a conquistare clienti che non si accontentano e che per ottenere prodotti eleganti e unici pretendono la massima attenzione nei dettagli e nella cura dei particolari.

Le griffe del lusso made in Italy affidano a Marchesi il compito di creare i cataloghi, veri e propri biglietti da visita di un prodotto che in tutto il mondo vuol dire eccellenza. Ma ci sono anche le case editrici alle quali l’azienda romana garantisce massima qualità di stampa. Tutto ciò richiede l’utilizzo delle più aggiornate tecnologie digitale e offset per la stampa di prodotti pregiati.

Determinata a crescere grazie all’innovazione, la Marchesi ha quindi deciso di investire su una macchina da stampa offset di ultima generazione per una produzione evoluta. La scelta è caduta su una Komori GL640HC HUV che sarà in grado di dare all’azienda vantaggi significativi. Il primo è il basso impatto ambientale, perché abbina il minore consumo energetico all’assenza di alcool isopropilico e alla riduzione del solventi e degli scarti, in base alla filosofia green di Komori.

Inoltre l’uso di inchiostri HUV migliorerà la definizione, nobilitando i prodotti e permettendo di stampare anche su superfici inconsuete come supporti plastici o metallizzati. Tra gli altri vantaggi la possibilità di eseguire lavorazioni di finishing, perché la presenza di lampade HUV consente di effettuare un’asciugatura immediata dell’inchiostro favorendo le lavorazioni successive; e una tale efficienza da creare 12 mila fogli l’ora in fase di avviamento e 16.500 in tiratura.

“L’inserimento della nuova Komori in produzione risponde alla tendenza che stiamo seguendo per adattarci sempre di più alle esigenze dei clienti, e che in una parola definirei semplicemente “emozioni” – chiarisce Stefano Marchesi –. In altri termini la qualità, seppure indispensabile, non basta: e questa macchina ci permette di creare prodotti che diano qualcosa in più grazie alla nobilitazione, all’uso di carte di tonalità scure che si accendono di luce con le vernici UV, di carte naturali, materiali diversi e sovrastampe che rendono i cataloghi unici e personalizzati”.

Con circa 10 milioni di fatturato e una quarantina di addetti tra dipendenti diretti e collaboratori, la Marchesi si è ritagliata il ruolo di service di riferimento per clienti di alta gamma come Bulgari, Versace, Officine Panerai o Maserati, dopo aver lavorato anche per Gucci e Ferragamo. E non intende fermarsi qui. “Dobbiamo inventare oggi il lavoro del 2030”, ironizza Marchesi, e spiega che accanto alla stampa sono state create una sezione per l’editoria cartacea e una per quella digitale, anche periodica, con tanto di catalogo elettronico e direct marketing.

In partnership nientemeno che con l’Aeronautica Militare l’azienda romana ha creato addirittura un sito di e-commerce nel quale promuove la diffusione di libri, stampe e dvd dedicati alla storia, agli uomini e alle macchine dell’Arma Azzurra, un “gemellaggio” che arriva fino ai social network.

“Ci mettiamo in gioco non soltanto perché si tratta di prodotti di grande valore, ma anche per dedicare ai clienti qualcosa che vada oltre la semplice produzione: consulenza, affiancamento, partecipazione. Cerchiamo nicchie di mercato e valori da condividere – conclude Marchesi – per proposte sempre nuove. Innovazione e creatività: questo per noi significa fare impresa oggi”.