L’imballaggio sostenibile in Italia: la filiera della carta dopo il PPWR

Il 5 novembre 2024, a Rimini, si è tenuta la conferenza di apertura del Paper District alla fiera Ecomondo, intitolata “L’imballaggio sostenibile: la filiera della carta dopo il PPWR”. All’evento, il Presidente di Federazione Carta e Grafica, Michele Bianchi, e il DG di Comieco, Carlo Montalbetti, hanno discusso il ruolo della carta nell’economia circolare.

L’imballaggio sostenibile in Italia: un settore chiave per l’economia italiana

“Numeri che elevano questa filiera a brand Made in Italy con importanti primati europei. Ma soprattutto con performance green che hanno consentito, a tutti gli attori che operano nel sistema, di indirizzare al meglio il regolamento PPWR con impatti positivi sulla nostra industria. La filiera rappresenta, infatti, una infrastruttura fondamentale dell’economia circolare dove il tasso di circolarità del settore supera il 60% (tasso di utilizzo)”. sottolinea Bianchi.

Leadership italiana in Europa

L’industria cartaria italiana è 2° produttore di carta e cartone in Europa, dopo la Germania, con il 10,2% dei volumi complessivi dell’area. È leader assoluto nella produzione di carte per uso domestico, igienico e sanitario con il 20,4% dei volumi europei, 2° nelle carte da involgere e 3° nel complesso delle carte e cartoni per imballaggio. L’industria italiana delle macchine per printing e converting è tra le prime al mondo, con una quota di mercato che si attesta intorno al 10%.  L’industria cartotecnica trasformatrice italiana è 2° in Europa per fatturato, con una quota percentuale del 17,4%. Una filiera industriale fortemente radicata sul territorio che si distingue per investimenti e impegno. In particolare nel miglioramento continuo del riciclo sia in termini di raccolta che di impiego della carta da riciclare utilizzata nei processi produttivi.

L’imballaggio sostenibile in Italia: risultati nel riciclo della carta

“Nel 2023 la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è cresciuta di quasi il 3% rispetto al 2022. Ha raggiunto la quota record di oltre 3,7 milioni di tonnellate.  Un andamento che si riflette positivamente anche sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici che arriva al 92,3%, in netto anticipo sugli obiettivi UE al 2030 (85%)” spiega Montalbetti.

Il contributo italiano al PPWR

“In attesa degli atti delegati, il framework regolatorio europeo definito dal regolamento PPWR rappresenta una best practice del sistema industriale e politico italiano. Buona prassi che ha visto tutti gli attori della filiera carta e stampa concorrere all’obiettivo comune di affermare un modello di riciclo Made in Italy. Obiettivo inserito nell’ambito di un regolamento che, nella sua prima formulazione, non lo prevedeva” afferma Carlo Montalbetti DG Comieco.

Innovazione ed ecodesign: il futuro dell’imballaggio

La cornice regolatoria europea apre una prospettiva di paper substitution rispetto ai materiali di origine fossile che spinge le aziende a investire nell’innovazione e nell’ecodesign che propone soluzioni di imballaggio sempre più separabili e riciclabili.
“La sostenibilità della carta da riciclare quale materia prima strategica per la filiera carta e stampa si inserisce in un più ampio contesto di competitività. Contesto in cui è importante il riciclo di prossimità e prezzi energetici allineati agli altri paesi europei in una fase di transizione green. Fase in cui l’industria sta fortemente investendo sulla decarbonizzazione in linea con gli obiettivi UE” conclude Bianchi.