In occasione del lancio della collezione autunno-inverno all’Electric Theatre di Londra, il fashion designer londinese Richard Quinn ha scelto di celebrare la creatività dei suoi abiti attraverso un mezzo senza tempo, eppure non privo di innovazioni, come il cinema.

Il film segna un momento cruciale per l’industria della moda, in cui le tecnologie digitali giocheranno un ruolo sempre più fondamentale: una lezione che Quinn ha imparato sin dall’inizio della sua carriera. Nel suo lavoro il designer utilizza soluzioni di stampa digitale tessile Epson sfruttando le loro possibilità di personalizzazione per donare valore aggiunto agli abiti stampati. La stessa tecnologia è stata inoltre utilizzata per le stampe con cui sono decorati gli iconici taxi londinesi presenti all’interno del film.

Tra le diverse ambientazioni del cortometraggio, c’è anche una stanza completamente decorata con stampe digitali, in cui le pareti e i pavimenti sembrano prendere vita mentre i ballerini emergono da ogni angolo. Tutte le superfici (dagli abiti degli attori agli ambienti) sono “coperte” di applicazioni stampate che riproducono i disegni di Quinn, creando un effetto surreale e di impatto.

Quinn è di fatto uno degli esponenti di punto della nuova generazione di giovani designer che utilizzano le tecnologie di stampa tessile digitale per creare le proprie collezioni. Sin dagli esordi si è affidato a stampanti Epson per realizzare la collezione con cui si è diplomato alla Central St Martins. La flessibilità di queste soluzioni, che gli permettono di ottenere dettagli e texture vivaci, l’ha convinto a installarne una anche all’interno del suo studio, il “Richard Quinn Print Studio” (www.richardquinnstudio.co.uk). Inaugurato nel 2017,  lo spazio dispone di una stampante digitale a sublimazione Epson SureColor SC-F9200 integrata con due linee di stampanti serigrafiche manuali. Al suo interno, studenti di moda e designer possono produrre le loro creazioni e ottenere consulenze su tecniche di stampa, inchiostri, tessuti e materiali alternativi da Quinn e dal suo team di tecnici.

di Caterina Pucci