Concepita da MGI e Konica Minolta, AlphaJET è una rivoluzionaria linea di produzione digitale che stampa vernicia e nobilita in un unico passaggio
Edmond Abergel, presidente e fondatore di MGI, insieme al suo team di ricerca e sviluppo guidato da Louise Gauthier, ha dato vita ad AlphaJET, un progetto nato tra il 2007 il 2008 e coronato nel 2022. Lo scorso 13 ottobre, abbiamo assistito al lancio in anteprima mondiale da parte di MGI Digital Technology di questo rivoluzionario ecosistema end-to-end. Si tratta della prima linea al mondo di stampa digitale inkjet nel formato B1+ in grado di eseguire in un unico passaggio dalla stampa alla nobilitazione, combinando quadricromia inkjet con inchiostri base acqua, vernice con riserva con tecnologia Eco-Spot UV Coating, e stampa a caldo Green-Foil. L’abbiamo vista in funzione nel primo Democenter dedicato ad AlphaJET creato da MGI in collaborazione con Konica Minolta, all’interno del Centro di Competenza della sede di Parigi del produttore giapponese
“L’intera linea AlphaJET può essere gestita da un singolo operatore ed è in grado di produrre fino a 3.000 fogli completi di stampa, vernice e foil in un’ora e 40 minuti, lavorazione che se realizzata con un flusso produttivo tradizionale richiederebbe in media 7 ore, 4 o 5 operatori e il doppio dello spazio” spiega Abergel, “AlphaJET è una soluzione che invita a stampare lavori ad alto valore aggiunto in quanto ne semplifica la produzione. Provate a immaginare ad esempio uno stampato con quadricromia, vernice UV spot, vernice protettiva, lamina a caldo con microincisioni. Il tutto prodotto a ritmi industriali ovvero una media di 1.800 fogli ora”.
Concepita secondo il principio dell’industria 4.0, AlphaJET è il risultato di 40 milioni di euro di investimenti e di 14 anni di ricerca e sviluppo che inizialmente come primo step hanno dato vita nel 2008 a JETVarnish, sistema inkjet UV destinato all’applicazione di vernici 3D con effetto tattile. Ma l’obiettivo di Abergel e Gauthier era di andare oltre e risolvere il problema dell’eccessiva frammentazione del flusso di produzione tipica delle aziende grafiche, che comporta troppi passaggi con continue interruzioni del lavoro, l’impiego di troppo personale e l’occupazione di troppo spazio. Per non parlare del tempo richiesto dalle lavorazioni date in outsourcing. Un modello non più sostenibile secondo i due manager a cui si poteva ovviare solo sviluppando una linea nel formato B1 completamente automatizzata che integrasse la stampa e la nobilitazione digitale in un unico passaggio. Una soluzione così flessibile da soddisfare le esigenze di stampatori commerciali ed editoriali, produttori di packaging e anche per il web-to-print.
L’articolo completo con tutte le caratteristiche tecniche di AlphaJET si trova sul numero 211 de Il Poligrafico a pagina 27.