Con l’investimento nel sistema Müller Martini, La Nuova Legatoria ottimizza la produzione a ciclo completo e dà un’ulteriore spinta alla transizione da azienda artigianale a una gestione imprenditoriale
La Nuova Legatoria è una realtà affermata nel panorama della produzione di libri. Francesco Paladini – insieme ai fratelli Andrea, incaricato del reparto amministrativo e finanziario, e Nicola, responsabile del controllo di gestione – la descrive come “una piccola impresa che sta vivendo il passaggio da dimensione artigianale a una gestione di tipo imprenditoriale”. Un’ulteriore evoluzione in questo senso è rappresentata dalla recente strategia messa in atto dall’azienda bolognese per implementare la produzione a ciclo completo interamente in-house. Nel 2020, infatti, la famiglia Paladini ha finalizzato l’acquisizione de La Nuova Legatoria, aggiungendo così al proprio flusso, oltre alla prestampa e alla stampa già consolidate in La Fotocromo Emiliana, anche la finitura di libri, fase di produzione che precedentemente era data in outsourcing. Si è trattato di una nuova sfida per la famiglia Paladini, che non si era mai occupata di questa lavorazione dal punto di vista operativo.
“La maggior parte dei nostri clienti faceva già riferimento a noi per il prodotto finito e il subentro a questa attività, che si trovava in fase di dismissione, ci ha permesso, da un lato di dare continuità a una realtà del territorio salvaguardandone l’operatività e i posti di lavoro, e dall’altro di completare il nostro ciclo di produzione interna” spiega Francesco Paladini. L’acquisizione è stata accolta positivamente anche dai clienti storici che hanno visto nell’investimento de La Nuova Legatoria un’ulteriore garanzia di continuità produttiva a valore aggiunto, perfettamente in linea con gli standard qualitativi richiesti dall’editore.
“Il subentro si è concretizzato nel 2021, data in cui abbiamo iniziato a pianificare lo spostamento della legatoria che, peraltro si trovava non lontana dalla sede di La Fotocromo Emiliana, per un’ottimizzazione logistica”, precisa Paladini aggiungendo che fin dal subentro è stato valutato come opportuno l’aggiornamento dei sistemi di finitura in essere.
“In seguito a una valutazione degli asset tecnologici presenti in legatoria, siamo intervenuti applicando il medesimo approccio che impieghiamo per la pianificazione degli investimenti in macchine da stampa, ovvero partendo da quello più significativo a livello strategico” aggiunge Paladini. Il management di La Nuova Legatoria ha così individuato nella brossura l’intervento più urgente, installando un sistema Alegro Müller Martini. “Fornitore che abbiamo scelto da subito senza esitazione, in quanto rappresenta per noi lo stato dell’arte tecnologico” afferma Francesco.
Alegro ha comportato diversi vantaggi per La Nuova Legatoria: il primo è puramente tecnologico, in quanto si tratta di una macchina di ultima generazione che è andata a sostituire una soluzione decisamente datata fine ciclo di vita, consentendo di beneficiare del valore aggiunto dal punto di vista delle prestazioni di una brossura di estrema qualità. Un aspetto strategico per La Nuova Legatoria che è focalizzata sulla fornitura di libri scolastici. ”La brossura è considerata dai nostri clienti come la finitura per eccellenza – specifica Paladini – ovvero la fase di lavorazione che conferisce al libro la qualità percepita anche all’esterno”. Un altro vantaggio individuato dal management di La Nuova Legatoria è reputazionale: “Avvalersi dei sistemi Müller Martini significa che possiamo trasmettere al nostro target di essere in grado di offrire il prodotto richiesto realizzandolo con la migliore tecnologia disponibile sul mercato”.
L’altro tema interessante riguarda la procedura: “Un sistema 4.0 compliant, come Alegro, dialoga con l’ERP e il CRM, caratteristica che per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro vista dall’interno della legatoria è sicuramente un salto quantico – descrive Francesco Paladini – mentre, vista dall’esterno, è una necessità per avere una diagnosi dello stato di avanzamento lavoro di questa fase del ciclo di produzione, che le altre macchine analogiche non consentono di ottenere facilmente non avendo funzioni di data output”. Un processo che Francesco descrive come “una rivoluzione copernicana all’interno della nostra legatoria” e che nella sala stampa di Fotocromo è già ampiamente consolidato.
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