Nicola Posarelli, Presidente di FESPA Italia, ci parla dei progetti per il 2025 dell’Associazione e dei risultati del 2024 della filiera del printing.

Come possiamo definire il 2024, che si è da poco concluso, per quanto riguarda il mercato della stampa specialistica rappresentato dalla vostra associazione?

Dobbiamo innanzitutto precisare cosa intendiamo noi per stampa ‘specialistica’. Un concetto che parte da lontano quando la nostra associazione raggruppava soprattutto stampatori serigrafici e di tampografia, di tutto quel comparto quindi che si differenziava dalle tipografie tradizionali perché oltre a stampare su carta applicavano le loro capacità – spesso anche artistiche – per stampare su materiali i più diversi tra loro.

La progressiva maturazione della stampa digitale – soprattutto direi la tecnologia inkjet – ha fatto sì che la stampa specialistica diventasse opportunità anche per un numero più elevato di attori. Sia quelli che hanno integrato il digitale alle loro capacità e tecnologie per stampare con tecniche analogiche tradizionali, sia quelli puramente digitali che appunto oggi possono realizzare prodotti stampati su molteplici materiali.

Fatta questa premessa possiamo affermare che per i nostri associati, ma in generale per gli stampatori che realizzano soluzioni con le tecnologie sopra citate, ci sono diversi mercati di sbocco, con dinamiche e ciclicità asincrone tra loro e quindi potrebbero esserci segmenti con trend positivi e altri con tendenze opposte.

Se vogliamo dare un risultato ‘complessivo’ possiamo dire che i ricavi del nostro comparto sono cresciuti, risultato confermato dall’analisi fatta da Fespa con il Print Census a livello internazionale e da noi con il Centro Studi Printing su un panel rappresentativo delle principali aziende italiane del segmento che ci ha dato indicazioni di EBITDA in crescita. Questo risultato può probabilmente essere conseguenza degli importanti investimenti in nuove tecnologie fatte dalle nostre imprese soprattutto negli anni precedenti al ’24 grazie alle agevolazioni di Industry 4.0.

Quali comparti hanno avuto un maggior slancio nella filiera del printing?

I main topics della transizione digitale e della transizione green si ripercuotono in maniera importante sia nella domanda sia nell’offerta di soluzioni. Questo sia in generale sia, in modo significativo, per il settore della stampa. Entrando più nel dettaglio, il mercato della stampa digitale tessile è ancora in una fase di curva di crescita importante. Ancora ci sono migrazioni verso l’uso del tessuto laddove prima venivano utilizzati materiali plastici. Questo fenomeno accade per il mercato delle stampe su cartone ondulato.

Direi che in generale nella stampa grande formato c’è una tendenza della domanda a chiedere supporti di stampa ‘sostenibili’ e che possano anche avere un circuito di economia circolare (riciclo) importante. Il cartone ondulato sicuramente fa parte di una industria del riciclo forte (specie in Italia). La domanda di ‘personalizzazione’ è un ulteriore fenomeno in costante crescita e che ovviamente alimenta più comparti. Per ognuno di questi comparti chiede stampatori con organizzazioni aziendali e di processo capaci di gestire lo specifico tipo e dimensione di domanda.

Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, verso quale (macchine, workflow, materiali) si è orientata la ricerca e l’offerta dei vendor?

Il Time to Market è il principio che oggi governa il nostro lavoro di stampatori. Vi è una compressione incredibile dei tempi con cui la domanda che viene dal mercato (consumatore) deve essere soddisfatta da chi immette il prodotto nel mercato (brand). E la filiera che deve garantire questo Time to Market per le parti che riguardano il marketing, la comunicazione visiva, il packaging, l’allestimento del punto vendita, ecc… vede proprio noi stampatori come parte essenziale dell’ultimo miglio.

Se non ci fosse una adeguata velocità di innovazione nelle tecnologie e nei materiali che noi utilizziamo salterebbe tutto. Negli ultimi anni si sono fatti grandi passi avanti nelle logiche di collaborazione produttore/stampatore e questo ha di certo aiutato anche i processi di ricerca dei vendor per innovare le proprie macchine, software, soluzioni. Particolarmente verso la ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale, a basso consumo di energia, con flessibilità di utilizzo con la più ampia gamma di materiali. E con soluzioni di economia circolare per quanto riguarda la fornitura di consumabili e supporti.

Tante attività che vanno oltre la semplice innovazione della testina di stampa o della velocità di stampa. Ma tante soluzioni che insieme rappresentano la vera innovazione per rispondere alle esigenze del mercato.

Come Associazione quali tendenze potete prevedere per il 2025?

Dicevo che il 2024 ha avuto segmenti differenti tra loro, con dinamiche diverse. È stato un anno di crescita per alcuni comparti, di stabilità o flessione per altri. Con un periodo di metà anno di incertezza e preoccupazione, e un fine anno con segnali maggiormente positivi stando alle ultime indicazioni raccolte. Il 2025 in Italia potrebbe essere migliore, potendo godere nuovamente di benefici derivanti dalle azioni politiche/fiscali piuttosto che da un rimbalzo reale della domanda finale.

Nel 2024 ci sono state incertezze. La circolare esplicativa sugli incentivi di Transizione 5.0 è stata pubblicata ad agosto, lasciando poco più di 4 mesi di tempo a chi doveva decidere se fare o no degli investimenti. Ora che le regole sono definite, gli imprenditori avranno finalmente la possibilità di utilizzare al meglio nel 2025 le opportunità fiscali. Senza dimenticare che sempre nel 2025 si dovranno realizzare anche molti progetti finanziati dal PNRR e in tanti di questi ci potrà essere un ruolo attivo del nostro comparto di stampatori specialistici.

Questo è l’anno di Print4All, l’appuntamento più atteso per l’intera filiera del printing che si svolge nel nostro Paese, quale coinvolgimento avrà Fespa Italia in questo evento?

Fespa Italia nel proprio programma strategico 2024-2027 ha pianificato diversi tipi di intervento e azione. Da sempre la relazione con le altre associazioni internazionali di stampatori specialistici vede la nostra partecipazione alla Federazione FESPA e l’organizzazione di una missione annuale alla fiera Fespa Global Exhibition.

La volontà nel triennio è però anche quella di aumentare la nostra visibilità e ruolo in Italia. Sia dal punto di vista di rappresentatività, sia dal punto di vista di ingaggio sul territorio, sia educativo e di incontro con colleghi nazionali. Lo faremo con Roadshow dedicati e con Print4All.

A Print4All avremo anche un ruolo da protagonisti, come Partner del progetto PRINTmat. Lo abbiamo detto spesso durante questa intervista. I materiali e la loro stampabilità sono il mantra assoluto per stampatori specialistici come noi. Ecco perché vorremmo riunire in PRINTmat tanti esempi di materiali innovativi e tanti esempi di soluzioni (prodotti stampati) innovative. Perché l’area sia di ispirazione per gli stampatori, ma anche per agenzie e brand che devono conoscere quanto la stampa specialistica possa essere potente strumento di marketing ed engagement. Saremo presenti anche con uno stand e con un paio di interventi seminariali sempre dedicati a materiali e innovazione.