Parlare con Vito Ferrone è come ritrovare un compagno con il quale si percorre una strada, lunga e non priva di sentieri diversi tra loro. Un maratoneta, insomma, di quelli a cui non fa paura la fatica della meta lunga, quella che nel nostro settore si chiama innovazione, ed è così che ho pensato quando abbiamo affrontato l’argomento del suo nuovo acquisto di una macchina da stampa digitale, una scelta fatta per imprimere nuova energia alla sua azienda.
“Era il momento, per me, di fare un ulteriore passaggio per una innovativa LoretoPrint 4.0 su quei mercati dei servizi di stampa che sin dal 1966 ci vedono protagonisti delle vetrine qui in Piazzale Loreto (ndr: Via Andrea Costa per l’esattezza anagrafica civica)”.
Non è mai facile decidere gli investimenti, quindi diventa logica e necessaria una scrupolosa analisi del mercato prima della conclusiva decisione che lo premia del traguardo di prima azienda italiana a poter vantare nel proprio parco di risorse tecnologiche di una macchina da stampa digitale Komori Impremia IS29.
“Sono stato a vedere un po’ dappertutto questa macchina e altre soluzioni 50×70 digitali che il mercato propone. Ho fatto prove di stampa in diversi show room e centri demo prima di decidere tipo di macchina e fornitore, ma poi alcuni elementi hanno fatto propendere la scelta verso una macchina ink-jet e verso un fornitore che ha saputo dimostrarmi di avere un DNA molto customer-oriented, un team dedicato, processi decisionali veloci e efficienti.”
Loretoprint nasce nel 2008 come brand, ma la storia del negozio con vetrine nel centro di Milano parte dal 1966 quando Timbroloreto realizza timbri, targhe e fotocopie in bianco e nero, poi diventa Timbroloreto Copyline nel 2003 proponendosi come realtà di stampa digitale all’avanguardia nel mercato nazionale. Infine, nel 2008 si trasforma in Loretoprint, tipografia digitale che ad oggi, nel retro del negozio, ha sia una Presstek DI sia una iGen4.
“Da qualche anno mi stavo rendendo conto che la nostra capacità produttiva doveva essere rinforzata. E ho cominciato a pensare ad una macchina di formato più grande per passare dalle nostre 35×50 a qualcosa di più. Mentre analizzavo i modelli 50×70 mi sono reso però conto che pensare unicamente in funzione del formato era un errore. Valutandola, invece, con i parametri che utilizzo normalmente sui miei attuali processi di produzione, mi è venuto facilmente in evidenza come con questa nuova macchina avrei potuto raddoppiare la velocità di produzione che, oggi, ho con la iGen4. La velocità di produzione è per noi un elemento essenziale viste le tipologie estremamente variegate di lavorazioni richieste dalla nostra clientela, decisamente varia e composta anche da molta gente che passa dal negozio e chiede le cose più diverse.”
Un’aspirazione alla velocità che diventa realtà, garantita dalla Impremia IS29 che raggiunge i 3.000 fogli/ora in formato 50×70 (quindi 12.000 fogli A4 per ogni ora di produzione), a cui si aggiunge la flessibilità e allargamento della gamma di supporti di stampa: il sistema permette di imprimere dai 60 a 600 g/mq in bianca, e fino a 450 g/mq in fronte/retro e, grazie alla tecnologia UV-LED, anche su materiale plastico.
“Con questa nuova macchina potremo riportare in casa buona parte della produzione che oggi compriamo all’esterno e già questo risulta per noi un interessante risultato economico. Inoltre, le difficoltà che prima avevamo nelle stampe su cui venivano applicate differenti nobilitazioni e finiture con il nostro sistema MGI sono stati superati in tutte le prove e test realizzati nello showroom Komori. Anche le nobilitazioni oro o argento funzionano a meraviglia.”
Impremia IS29 è una macchina da stampa con tecnologia inkjet presentata nella sua versione commerciale nella scorsa Drupa. La tecnologia UV inkjet permette di non dover forzatamente ricorrere a carte speciali per stampa digitale e la tecnologia UV LED di cui la macchina è dotata garantisce l’immediata disponibilità del foglio all’uscita della macchina per lavorazioni successive
“Sono convinto che la tecnologia inkjet sia il futuro della stampa per un mercato della stampa digitale che sempre più abbraccia non solo le basse tirature ma anche, come scrive Frank Romano in un suo articolo, le ‘long short run’. Se guardate la Impremia IS29 all’interno vi rendete conto di come sia di una semplicità estrema, cosa che, dal mio punto di vista, significa anche più facilità di gestione. Le parti meccaniche sono parti che Komori usa in macchine offset con produttività ben più elevata e questo è già di per se una garanzia di affidabilità. Le testine di stampa sono tra le più usate nel mondo inkjet, anche per applicazioni nell’industriale, nel tessile, ecc.”
“Cercavo un sistema versatile con cui gestire le oltre 22.000 commesse annue che abbiamo e sono convinto che Impremia IS29 sia la soluzione giusta. Come sono oltremodo soddisfatto della squadra di persone che in Komori Italia hanno seguito e stanno sviluppando con me il progetto. Anche nelle soluzioni per arrivare ad installare una macchina che, pur se compatta, è sempre un dispositivo di oltre 5mt di lunghezza e 8 tonnellate di peso. Portandola nel centro di Milano!”