La motivazione non è di quelle che dobbiamo augurarci ma ecco un altro caso nel quale la carta stampata svolge un ruolo che il digitale non è in grado di soddisfare. La scomparsa di Johnny Hallyday, mercoledì 6 dicembre, e i fiumi di parole e immagini che i media hanno messo insieme per raccontare la vita e la carriera di questo straordinario personaggio – amatissimo soprattutto in Francia – hanno dato il turbo alla vendita di periodici. Soprattutto gli editori dei settimanali hanno reagito prontamente per appagare una domanda non richiesta ai media online. Evidentemente i lettori vogliono avere per le mani un media che raccolga in modo ordinato tutti i contenuti giornalistici elaborati da una redazione. Cosa meglio di una rivista o un instant book che una volta letto si possa conservare?
“Paris Match” in edicola il giovedì 7 è riuscito ad uscire il venerdì 8 con una edizione speciale di 86 pagine a tiratura triplicata. “Voici” è uscito con un numero speciale su carta da quotidiano tirato in 280 mila copie. All’alba di mercoledì, “France Dimanche” ha bloccato il numero in stampa, buttato al macero migliaia di copie e mobilitato i giornalisti per completare una nuova edizione con 33 pagine speciali e una tiratura raddoppiata a 800 mila copie arrivata in edicola venerdì. Anche “Ici Paris” ha realizzato un numero speciale di 68 pagine arrivato in edicola sabato 9.
Ma gli editori di carta stampata non sono stati gli unici a beneficiare dall’affetto tributato ad Hallyday. Anche l’industria discografica ha ridato alle “stampe” i principali album del cantante e confezionato nuove raccolte.