Giornata Mondiale del Riciclo 2025: Italia campione di riciclo con un tasso del 92% per gli imballaggi in carta

Il 18 marzo 2025, in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo, l’Italia celebra un importante traguardo nel campo della sostenibilità ambientale.
Secondo i dati condivisi dalla Federazione Carta e Grafica, il tasso di riciclo degli imballaggi in carta in Italia ha raggiunto il 92%, posizionandosi ai vertici del panorama europeo. Un risultato che evidenzia l’impegno del nostro Paese verso l’economia circolare, con l’industria della carta, della stampa e della trasformazione che gioca un ruolo strategico nella decarbonizzazione e nella competitività a livello nazionale.

Italia campione di riciclo tasso al di sopra della media europea

Il tasso di riciclo degli imballaggi in carta in Italia è uno dei più alti in Europa, superando molti altri Paesi e attestandosi su una percentuale del 92%. Questo risultato è fondamentale, poiché contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’efficienza delle risorse. Ma non è solo la carta a fare la sua parte: anche il tasso di riciclo complessivo di tutti i materiali riciclabili in Italia è particolarmente positivo, con una media del 71,9%, ben superiore alla media dell’Unione Europea, che si attesta al 65,4%.

L’Italia ha una lunga tradizione di riciclo della carta e del cartone, che si riflette nel suo secondo posto a livello europeo per l’utilizzo di carta da riciclare, subito dopo la Germania. Circa l’11% dei volumi complessivi di carta da riciclare in Europa proviene dall’Italia, confermando il nostro Paese come un esempio di eccellenza nell’ambito dell’economia circolare.

L’importanza della circolarità per la decarbonizzazione

Durante la presentazione della “Proposta di istituzione della giornata nazionale del riciclo della carta” alla Camera dei deputati, Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta, ha sottolineato come il riciclo della carta sia una componente cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. “L’economia circolare, infatti, non solo contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche alla competitività del sistema industriale italiano.”

Nel 2024, il valore aggiunto dell’economia circolare ha rappresentato il 2,7% del PIL italiano, un dato superiore alla media europea (2,3%) e che evidenzia il potenziale del settore. Inoltre, l’industria del riciclo ha generato oltre 613.000 posti di lavoro, sottolineando l’importante ruolo occupazionale di questa filiera.

Le prospettive future: economia circolare e politiche europee

La Giornata Mondiale del Riciclo ha anche rappresentato l’occasione per riflettere sul futuro dell’economia circolare in Europa. Secondo Medugno, “mettere la circolarità e la decarbonizzazione al centro delle politiche economiche è essenziale per competere con Paesi ricchi di risorse naturali.” In vista del previsto “Circular Economy Act” da parte della Commissione Europea, è fondamentale semplificare la normativa e potenziare il mercato delle materie prime secondarie.

Anche la proposta del “Clean Industrial Deal” in corso di sviluppo a livello UE potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’integrazione e lo sviluppo del mercato unico, favorendo una maggiore circolarità tra i Paesi membri. In tale contesto, Assocarta propone un “Paper Industrial Deal” che possa essere presentato alle istituzioni per stimolare ulteriormente l’evoluzione di un sistema economico sempre più sostenibile.