La crescita del mercato degli imballaggi in cartone ondulato aumenterà a un ritmo costante nel corso dei prossimi cinque anni, nonostante un leggero rallentamento rispetto all’evoluzione registrata a partire dal 2009. Lo dice l’ultimo rapporto di Smithers Pira dal titolo “The Future of Global Corrugated Packaging to 2021”, secondo il quale il mercato mondiale del cartone ondulato raggiungerà un fatturato di 269 miliardi di dollari nel 2021. A titolo comparativo, nel 2015 il giro d’affari è stato pari a 222 miliardi di dollari, pari a un volume di consumo di 128,6 milioni di tonnellate.
Dal punto di vista della crescita il consumo in volume è aumentato del 4,3% all’anno nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015. Ma per gli anni a venire è, tuttavia, prevista una crescita inferiore. Anche secondo lo studio tra il 2016 e il 2021 il volume aumenterà di circa il 3,6% all’anno.
La diminuzione è legata in parte al rallentamento dell’economia cinese, unito alle prospettive negative che caratterizzano l’America del Nord e l’Europa occidentale.
In base ai dati diffusi recentemente dal Gifco – Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato – il comparto ha chiuso il 2015 con un fatturato di 3,8 miliardi di euro, pari a un volume di 3,6 milioni di tonnellate.
E con questi numeri di tutto rispetto l’Italia occupa il secondo gradino del podio europeo dopo la Germania e prima della Francia.
In base ai dati più recenti diffusi dall’associazione professionale Caron Ondulé de France, che raggruppa oltre l’80% dei fabbricanti di cartone ondulato, il mercato francese ha registrato nel 2015 un fatturato pari a 2,86 miliardi di euro, che rappresenta un volume di 2,84 milioni di tonnellate.
Il settore agroalimentare è tra i maggiori utilizzatori di cartone ondulato.