La tecnologia flexo come reale alternativa per gli stampatori. È questo il messaggio lanciato da Gianni Amendola, managing director della filiale italiana di Tresu Group, nel corso della Innovation week, l’evento virtuale di Stratego Group e TAGA Italia. Tresu Group è una multinazionale danese (di recente è stata costruita la nuova sede con una sala demo a disposizione dei clienti) con filiali in Giappone, Cina, Italia, Stati Uniti e Germania. La filiale italiana è aperta da più di 15 anni e dopo vari cambi di sede per una progressiva espansione, attualmente si trova a Garbagnate milanese. Qui sono presenti il magazzino ricambi, il deposito e tutto quello che serve l’assistenza tecnica ai clienti in tutta Italia. «Nel periodo di lockdown non abbiamo mai fatto mancare l’assistenza ai nostri stampatori: serviamo il mercato del packaging e dunque era necessario che fossimo sempre operativi», spiega Amendola.
Il core business di Tresu è nella stampa flexo in linea per il mercato della stampa all’acqua (circa il 30% del mercato, secondo Amendola) e UV. «Il segmento a cui ci rivolgiamo è specialistico, come ad esempio quello per il liquid packaging: Tetrapak è uno dei nostri partner più importanti. Facciamo macchine con fino a 24 gruppi stampa e diventiamo partner di altri produttori – per esempio HP, Xerox e altri – perché produciamo i gruppi primer, lavoriamo nel digitale per la nobilitazione e nel mondo offset facciamo i verniciatori, che altro non sono dei gruppi flessografici», spiega Amendola, che precisa come la flessografia sia una tecnologia versatile: «Un cambio lavoro su una macchina flexo si fa in un quarto d’ora, ha una produttività molto maggiore rispetto alla offset: può arrivare ai 400 metri al minuto, posso avere una sette colori e verniciare in qualsiasi gruppo stampa. L’ingegnerizzazione è nel dna di Tresu, per noi è semplice dire “cosa ti serve?”, studiare una soluzione e fare delle valutazioni economiche insieme al cliente sulla fattibilità della macchina. Ma è importante informarsi sulle reali necessità e possibili sbocchi di mercato e scegliere di conseguenza», conclude.