Dall’acquisto della prima Rho 205 al sistema modulare Rho 700, fino alla roll-to-roll dalla produttività industriale Rho 320 che lascia ora il passo alla nuova e ancora più versatile Rho 512R Plus LED. E si sa, squadra che vince non si cambia: Inprinting, azienda specializzata in stampe di grande e grandissimo formato con sede a Guidonia Montecelio alle porte di Roma, rinnova la sua partnership con Durst, produttrice di soluzioni di stampa inkjet per applicazioni industriali.
Al sistema Rho 512R, presentato in anteprima a Viscom 2018 e già in funzione in azienda, Inprinting affiancherà a inizio 2019 una flatbed Rho P10 200 HS LED. «Grazie agli incentivi del piano industria 4.0, quello che sta per concludersi è stato per noi un anno di innovazioni e investimenti. Abbiamo ampliato e rinnovato il parco macchine incrementando significativamente le prestazioni del nostro reparto produttivo – spiega Libero Paglia, amministratore e fondatore di Inprinting. – Qualità, puntualità e affidabilità, con il valore aggiunto di un servizio di consulenza in grado di rispondere tempestivamente a qualsiasi richiesta, sono i pilastri su cui dal 2005 si fonda la nostra attività. In questo senso, la nuova serie Durst Rho LED, che coniuga la solidità del marchio altoatesino con le performance garantite dalla polimerizzazione LED, rappresenta la soluzione perfetta per la nostra strategia di sviluppo, dandoci la possibilità di ridurre i costi, migliorando ulteriormente qualità e produttività». L’azienda romana usa dal 2008 la tecnologia Durst, che si rivela ideale per la stampa di materiali sensibili al calore che tendono a deformarsi, assicurando un processo di polimerizzazione privo di ozono e una riduzione dei consumi di energia elettrica fino al 30%.
«A poco più di un mese dall’installazione, Rho 512R Plus LED ha già dato prova di eccellenti risultati, in particolare sul vinile adesivo che utilizziamo per la stampa di decorazioni promozionali e sui teli in PVC – aggiunge Paglia. – Tra i nostri obiettivi c’è quello di ampliare ulteriormente la gamma dei supporti utilizzati, con un occhio di riguardo ai materiali ecosostenibili».