L’attenzione all’aspetto qualitativo del prodotto finito emerge come uno dei tratti fondamentali nella filosofia della testata dalle parole dell’ing. Alberto Borgarelli, direttore tecnico de Il Sole 24 Ore.
I clienti inserzionisti sono particolarmente sensibili a questi aspetti e inoltre il pubblico dei lettori è attento alla qualità e alla resa di immagini e infografiche che caratterizzano in modo determinante il profilo editoriale.
Il livello qualitativo è per certi versi assimilabile all’universo magazine sebbene il supporto cartaceo sia quello tipico dei giornali, con l’ulteriore complicazione della carta color salmone tipica dei quotidiani economici.
Con queste premesse la stabilità del processo produttivo si è rivelata nel tempo essere uno dei fattori chiave per assicurare i risultati attesi.
Per questo motivo la soluzione Kodak Sonora News process free plate ha da subito incontrato l’attenzione dei responsabili della produzione del quotidiano economico Italiano per eccellenza prospettando in teoria una serie non trascurabile di vantaggi.
La testata utilizza un retino ibrido a 58 linee. Non è questo un aspetto trascurabile: i dettagli sono davvero notevoli, come ad esempio il riflesso nell’occhio della modella della pagina Armani presente sulla copia del quotidiano del 27 febbraio.
In tempi di crisi è sempre meglio non prestare il fianco a situazioni che potrebbero portare addirittura i clienti inserzionisti a rifiutare il lavoro.
L’approdo alla soluzione Kodak Sonora News ha preso le mosse da un’attenta analisi e perfetta comprensione dei processi industriali di produzione del giornale da parte di Borgarelli.
Negli anni 90, all’epoca del computer to film, il processo produttivo era complesso e difficilmente controllabile. Ottenere dei buoni risultati con il passaggio dal film alla lastra era molto complesso per via dell’elevata manualità. I costi erano molto elevati a fronte di una marcata instabilità nei risultati ottenuti.
Un primo passo nella direzione di una maggior standardizzazione di processo è avvenuto grazie all’adozione di sistemi CtP Crosfield Studio Writer 650 che utilizzavano lastre ad alogenuri d’argento.
Lo stadio successivo è stato, dopo la sostituzione della prima generazione di CtP con altri più moderni, l’adozione della tecnologia “low-chem”di Fuji. Si trattava di prodotti meno inquinanti rispetto a quelli ad alogenuri di argento. Questa soluzione si è poi rivelata essere uno step intermedio in quanto richiedeva comunque un intervento a valle in termini di trattamento delle lastre.
Con l’adozione dei CtP Kodak Trendsetter News e delle lastre Sonora News è stato invece possibile eliminare completamente la fase di processo a valle dell’incisione della lastra, garantendo così un’elevata stabilità dei risultati.
Kodak, su indicazioni de Il Sole 24 Ore, ha operato delle piccole customizzazioni sui due CtP installati per ottemperare al fabbisogno del cliente in termini di sicurezza del lavoro.
Queste innovazioni hanno consentito di integrare ancor più il reparto prestampa nel reparto rotative di cui può essere considerato a ben vedere una costola. Aver realizzato un ambiente di lavoro unico con le necessarie precauzioni strutturali consente a tutti di lavorare meglio avendo un’idea d’insieme del flusso lavorativo.
In precedenza il controllo del processo di sviluppo delle lastre aveva funzionato solo in parte. L’eliminazione completa di questa fase è stato uno step estremamente gradito avendo di fatto consentito di liberarsi di una parte del processo produttivo instabile, costosa e anche inquinante.
Particolare cura è stata posta anche nella fase di gestione e ordinamento delle lastre dopo l’esposizione. Le piegatrici 2B sono state equipaggiate di nuove telecamere per il riconoscimento dei marchi di registro sulle lastre Sonora News, che presentano un contrasto inferiore rispetto a quello di una lastra con sviluppo; allo scopo di agevolare il lavoro degli operatori ogni lastra è inoltre identificata con una sovrascrittura mediante stampante inkjet in modo tale che non ci siano dubbi relativamente al numero di pagina del giornale oggetto del lavoro del momento.
La manutenzione delle sviluppatrici era in passato affidata all’esterno. Questa esigenza, grazie alla tecnologia Kodak Sonora News, è oggi completamente superata in quanto la lastra viene montata direttamente in macchina dopo l’esposizione ed è la bagnatura stessa che rimuove la parte di emulsione non necessaria per la stampa. È stato fatto un accurato lavoro di ottimizzazione della sequenza di avvio della rotativa per evitare il deposito di quantità significative di emulsione nel circuito di bagnatura, che prevede il ricircolo continuo della soluzione. Una certa attenzione viene posta alla frequenza di pulizia dei filtri e di sostituzione dei liquidi di bagnatura. Nel complesso, Il Sole 24 Ore ha ritenuto che la tecnologia process free di Kodak offrisse dei vantaggi tali da giustificare ampiamente queste attenzioni. Il processo nella sua totalità si è stabilizzato con una messa a punto che ha richiesto attenzione ma che ha ripagato lo sforzo fatto.
Con l’adozione della tecnologia process free di Kodak il reparto di prestampa de Il Sole 24 Ore si è pienamente integrato nella filosofia produttiva del giornale, orientata alla massima automazione ed al controllo rigoroso dei processi.