L’epidemia da Coronavirus non ha frenato né l’attività (rimasta sempre in funzione) né i programmi di crescita del gruppo Rotolito, fondato e guidato – ora insieme con i figli – da Paolo Bandecchi. Rotolito Graphic Industries, a pochi mesi di distanza dall’acquisizione della Inprint–Litorama di Baranzate, completata nel dicembre 2019, ha messo a segno infatti un’altra importante acquisizione, in questo caso fuori dall’Italia. Il gruppo capitanato da Bandecchi ha fatto sapere di avere costituito una newco denominata “Rotolito Romania”, finalizzata all’acquisizione del ramo d’azienda della società G. Canale & C. di Bucarest, polo industriale che conta 250 dipendenti specializzata nella stampa e nella confezione di libri illustrati.

Da tempo punto di riferimento del settore per numerose case editrici europee, la G. Canale & C., da oggi Rotolito Romania, ha realizzato nel 2019 circa 30 milioni di libri, la maggior parte dei quali cartonati, potendo contare su un’importante capacità produttiva in termini di stampa (piana grande formato e rotativa) e confezione (cucitrici, brossuratrici e linee di cartonato). La cessione delle attività di Canale in Romania segue quella, avvenuta nei mesi scorsi, per gli impianti italiani (stampa e legatoria) acquisiti dal gruppo Pozzoni-Elcograf.

Rotolito, in un’ottica di continuità aziendale, ha deciso per questa nuova avventura di puntare sull’esperienza e la capacità dell’attuale amministratore delegato dell’azienda romena, Giuseppe Canale, che continuerà a rivestire lo stesso incarico anche per la neonata Rotolito Romania, oltre ad esserne azionista di minoranza.

L’acquisizione – spiega una nota – completa il percorso di crescita e diversificazione che il gruppo della famiglia Bandecchi aveva iniziato già nel lontano 2014, quando aveva rilevato il 100% di Nava Press, passando per le più recenti operazioni di Veneta Roto e di Inprint – Litorama. «Il libro illustrato rappresenta storicamente il nostro core business, per questo abbiamo deciso di intraprendere questa avventura – commenta il presidente Paolo Bandecchi –. Riteniamo inoltre che un’acquisizione al di fuori del territorio italiano possa rappresentare un investimento strategico di ampio respiro, che possa dare un ulteriore impulso al nostro export, già oggi significativo, e allo stesso modo conferire un tono di internazionalità ancora maggiore al nostro gruppo, il quale può già contare sull’operatività delle nostre sedi commerciali di New York, Shanghai, Parigi e Losanna».

Di Achille Perego

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