L’edizione dell’Oscar dell’imballaggio dedicata all’ambiente – la quarta organizzata dall’Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi – ha visto 8 packaging sul podio. Gli interventi ambientali, realizzati nella fase di progettazione degli imballaggi, sono stati illustrati in occasione della premiazione del 14 maggio a Milano. La giuria, presieduta da Edo Ronchi, ha valutato gli imballaggi a concorso in base a precisi criteri, quali il risparmio di materia prima (diminuzione di grammatura, spessore e dimensioni di una o più componenti del sistema imballo), l’utilizzo di materiale riciclato, l’ottimizzazione della logistica (azioni innovative che migliorino immagazzinamento ed esposizione, ottimizzino carichi sui pallet e sui mezzi di trasporto e perfezionino il rapporto tra imballaggio primario, secondario e terziario, riducendone, inoltre, l’impatto rispetto alle emissioni in atmosfera). E come ultimo criterio è stata considerata la facilitazione dell’attività di riciclo, che si esprime attraverso azioni come la realizzazione di imballaggi monomateriali, la semplificazione componentistica e l’eliminazione di sostanze non ecocompatibili. I packaging che hanno sommato il maggior numero di azioni sono stati eletti vincitori. Anche nell’attribuzione dei premi speciali Quality Design, Tecnologia e Comunicazione, la giuria ha ritenuto che i packaging prescelti dovessero essere stati progettati tenendo conto di azioni di prevenzione. I vincitori spaziano dal food e beverage, settori sempre preponderanti tra le nuove soluzioni presentate al concorso, alla detergenza, al trasporto e movimentazione. La massiccia presenza di packaging per prodotti alimentari e bevande si spiega facilmente considerando che oltre il 70% del packaging prodotto in Italia viene utilizzato complessivamente in questi due settori. L’Italia, con un fatturato di circa 28,6 miliardi di Euro nel 2011, rappresenta il 6% della produzione mondiale, collocandosi tra i dieci paesi maggiori produttori di packaging. La Giuria ha proclamato vincitori della 56esima edizione dell’Oscar dell’imballaggio: BIGPaper Green – Packaging per prodotti alimentari Incarto richiudibile per affettati, realizzato dalla collaborazione tra Adige Commerciale Carta e BIG Paper Italia. Il packaging è realizzato interamente in cellulosa rigenerata e film biodegradabile e compostabile. Motivazione della giuria Risparmio di materia prima, utilizzo di materiale riciclato e facilitazione dell’attività di riciclo sono i principi che hanno ispirato la progettazione della confezione per affettati Big Paper Green, costituita da carta 100% riciclata e film biodegradabile e compostabile. La confezione è richiudibile. 5LW – Packaging per bevande Bottiglia da 5 litri dal peso di soli 60,4 grammi e il 50% di Pet riciclato, realizzato da P.E.T. Engineering Motivazione della giuria L’innovazione combinata della progettazione della preforma e del disegno della bottiglia permette un risparmio di 17,6 g di PET per ciascun contenitore, quasi il 22.5% rispetto alla media del peso dei contenitori cinque litri attualmente in commercio. 5WL è prodotto con il 50% di PET riciclato. €CO GENERAL – Packaging per la detergenza Flacone per detersivo a marchio General di Henkel Italia, dalla forma semplificata, che mantiene stabilità e handling per il consumatore. Motivazione della giuria Per aver prodotto un flacone che rispetta i 4 requisiti previsti: minor quantità di materiale, uso del riciclato, ricadute sulla logistica e facilitazione delle attività di riciclo. SKIN PACK – Packaging per trasporto e movimentazione Dalla collaborazione tra il fornitore Saica SpA e il produttore di cappe Elica SpA nasce il delivery system che elimina le protezioni in polistirolo, a fronte di una riprogettazione dell’imballo in cartone, con appositi rinforzi laterali. Motivazione della giuria Un’adeguata progettazione della scatola in cartone ondulato, con particolari rinforzi laterali, ha permesso di eliminare le protezioni in polistirolo espanso, a favore di un semplice involucro protettivo. Meno materiale, materie prime seconde e ricadute positive in termini di logistica sono le conseguenze, con una riduzione del volume ingombro imballo del 32% e una saturazione dei mezzi di trasporto maggiore del 36%. Tra i finalisti anche altre aziende di prestigio come Pusterla 1880, Fag Arti Grafiche e Cartonificio Fiorentino. Tra i vincitori delle sezioni speciali: LINEA READY MEALS – Sezione Speciale Quality Design Realizzato da Barilla per il mercato estero, è un sistema di confezionamento composto da due vaschette separate, per pasta e sugo, monomateriale, e da un cartoncino esterno. Motivazione della giuria Il packaging della linea "Ready Meals" di Barilla esprime qualità di dettaglio e offre plus di servizio al consumatore. Il sistema di vaschette a incastro consente di mantenere separati la pasta e il sugo durante la vita di scaffale. Una volta aperta la confezione è molto agevole condire la pietanza, separando le vaschette con un semplice gesto. La fascia di cartoncino esterno riporta con chiarezza le informazioni riferite al prodotto e le istruzioni per il suo consumo.
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