Un investimento da circa cinque milioni di euro per una linea di produzione completa in grado di stampare sensori elettronici. È l’investimento di Heidelberger Druckmaschinen AG (Heidelberg), che ha creato una divisione aziendale dedicata allo sviluppo, alla produzione e alla vendita di sensori elettronici e organici stampati nella sede di Wiesloch-Walldorf. I sensori stampati e flessibili costituiscono il più grande mercato dell’elettronica stampata. Secondo un report di IDTechEx, società che dal 1999 elabora ricerche di mercato indipendenti, business intelligence ed eventi sulla tecnologia emergente a clienti in oltre 80 Paesi, si prevede che il mercato dei sensori stampati raggiungerà i 4,5 miliardi di dollari entro il 2030. “Ciò avviene nonostante l’allontanamento dal suo più grande mercato – strisce reattive per glucosio – con approcci di monitoraggio continuo del glucosio (CGM). La crescita del mercato è quindi resa possibile dall’aumento di molte nuove applicazioni e tecnologie”, si legge nell’estratto del report.
L’ambito sanitario
Sono diversi in effetti i possibili campi di applicazione di questa nuova tecnologia. I primi sensori che Heidelberg stamperà nell’InnovationLab (iL – questo il nome del laboratorio allestito per questo tipo di produzione: una “camera bianca”, un laboratorio ad atmosfera controllata per pressione atmosferica, umidità e inquinamento particellare) sono quelli per la cosiddetta analisi occlusale (nella foto in alto e di fianco): si tratta dell’unica tecnologia esistente in grado di determinare la modalità con cui le arcate dentali si sovrappongono tra loro, ossia quando la mascella superiore e quella inferiore (mandibola) si uniscono. Il tradizionale strumento usato dal dentista permette di conoscere solo i punti di pressione ma non le tempistiche o la forza del contatto ed eventuali anomalie, registrate invece in maniera dinamica dal sensore elettronico, che rileva i dati della masticazione. Ma quello dentale non è l’unico ambito in cui questa tecnologia può essere usata. I sensori elettronici stampati trovano applicazione più in generale nell’ambito sanitario e ancora in quello logistico, delle vendita al dettaglio e dell’automotive. «Iniziare lo sviluppo e la produzione industriale di elettronica stampata e organica rappresenta una pietra miliare per Heidelberg e per l’industria della Germania. A nostro avviso, questa produzione di sensori ad alta tecnologia apre il potenziale di crescita nella gamma da due a tre cifre in milioni di euro», ha dichiarato il ceo di Heidelberg Rainer Hundsdörfer.
Investimenti e azionisti
I sensori sono prodotti con inchiostri conduttivi e materiali funzionali, essenziali nelle applicazioni dei settori dell’Industria 4.0 e dell’Internet of Things. Esiste già un elevato livello di domanda, affermano da Heidelberg, in particolare nel settore sanitario e logistico, ma anche nei settori della vendita al dettaglio, automobilistico, dell’elettronica di consumo, delle tecnologie portatili e dell’automazione degli edifici. L’elettronica stampata e organica è spesso chiamata anche elettronica verde: il processo di produzione è efficiente dal punto di vista energetico, l’uso di materiali a basso consumo di risorse e la produzione industriale in serie garantiscono inoltre una qualità costante in grandi volumi a costi relativamente bassi – prerequisiti fondamentali per la competitività internazionale. L’InnovationLab GmbH di Heidelberg vede come suoi azionisti le società quotate in borsa DAX BASF e SAP, l’Università di Heidelberg, l’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe e Heidelberg stessa, che ha partecipato nel 2008 alla Leading-Edge Cluster Competition indetta dal governo tedesco. A capo di questo laboratorio c’è l’ingegnere Luat Nguyen e l’attenzione per futuri sviluppi si concentrerà sugli accordi di cooperazione con le startup e altre aziende di tutto il mondo.
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