E’ stato un lunghissimo fidanzamento – 51 anni ha precisato Alberto Mazzoleni, amministratore delegato di Macchingraf – ma alla fine è arrivato il matrimonio che da lunedì scorso, 13 aprile, è ufficiale, dopo l’approvazione dell’antitrust. Heidelberg controlla ora il 100% di Macchingraf e non ha fatto passare neanche una settimana per organizzare una conferenza stampa nel corso della quale ha delineato i progetti congiunti a breve e medio termine. All’incontro presenti due esponenti cella Casa madre, Harald Weimer, membro del Management Board e responsabile vendite e servizi, Wolfgang Roth, director, la persona che ha la responsabilità dell’integrazione di Macchingraf (e delle altre società acquisite con il Gruppo PSG – v. notizia correlata) nella struttura di Heidelberg nonché, da parte di Macchingraf, oltre a Mazzoleni anche Luca Fattorossi, direttore commerciale.

 

Alla prima domanda “Cambierete il nome della società, nascerà Heidelberg Italia?” Weimer ha risposto indicando chiaramente lo spirito di questa acquisizione: “Non vogliamo imporre il nostro brand ma vogliamo contribuire ad aumentare il successo di questa organizzazione italiana. Questa ed altre decisioni verranno prese di comune accordo dando sempre priorità alla migliore opzione per il mercato italiano”. Ha poi proseguito spiegando che l’integrazione avverrà in due step successivi. Nel primo anno non è previsto alcun cambiamento, dopo di che Macchingraf entrerà a far parte della Western Europe Region assieme alla Francia, Germania, UK, ecc. Weimer ha elogiato la gestione di Macchingraf sottolineando che una delle pricipali sorprese è stato rendersi conto di quanto le strategie di Heidelberg collimassero con quelle della società italiana. “Abbiamo lo stesso DNA, è stato facile intenderci sin dall’inizio e non è fuori luogo dire che abbiamo parecchio da imparare dall’organizzazione italiana che è abituata a lavorare in un mercato non facile dove le aspettative dei clienti in termini di qualità dei prodotti e dei servizi sono molto alte”.

Macchingraf è poi all’avanguardia sul fronte dell’e-commerce grazie all’esperienza maturata con lo Sprint Shop e ancor di più lo sarà con il nuovo portale che debutterà tra un paio di settimane. “Una esperienza che seguiremo con molta attenzione e che mutueremo in altri mercati. Non ci dispiace l’idea di diventare la Amazon dell’industria della stampa” hanno detto gli alti dirigenti di Heidelberg. La nuova piattaforma di e-commerce nasce soprattutto per dare impulso alla vendita di prodotti di consumo – lastre, inchiostri, vernici e chimici per la sala stampa – una strategia alla quele Heidelberg crede molto tanto da essersi data l’obbiettivo di raggiungere con i consumabili il 50% del proprio fatturato. E per far ciò non disdegna di acquisire produttori locali, come pochi mesi fa è stato per una società belga attiva nel settore dei chimici per la stampa.

“Per ora non cambierà nulla nell’offerta di Macchingraf ma non è escluso che in futuro possano essere prese decisioni nell’ottica di un allineamento con altri mercati”.

 

Ma per uno stampatore italiano quali saranno i principali vantaggi derivanti dal matrimonio Heidelberg/Macchingraf? L’organizzazione italiana è ora parte integrante di Heidelberg, ci è stato risposto, e questo significa per i clienti italiani poter avere un accesso preferenziale agli esperti di Heidelberg. Questo ha una grande valenza soprattutto in questa fase evolutiva del mercato dove digitale e analogico sono sempre più integrati, dove la redditività nasce da una organizzazione estremamente efficiente nella quale le macchine da stampa sono solo un terminale di un complesso flusso di lavoro che non può permettersi errori.”

 

“Le relazioni suno un aspetto chiave nel business di oggi – ha concluso Harald Weimer – quindi per noi è molto importante che per i clienti italiani i contatti rimangano gli stessi e che la qualità dei servizi rimanga sugli alti livelli raggiunti. Tutti i contratti che i clienti hanno in essere con Macchingraf rimangono confermati in modo tale che il mercato italiano possa continuare a contare sui servizi di Macchingraf”.

Nella foto di gruppo, il management team di Macchingraf con alcuni dirigenti Heidelberg e CoBe. Nella foto singola, Harald Weimar, membro del Management Board di Heidelberg.