Non è una novità che Grafikontrol si occupi di migliorare e innovare gli impianti di controllo della qualità di produzione affinché si riducano gli scarti e la performance del prodotto rimanga costante.
La novità consiste nel fatto che oggi sia stato definitivamente reso disponibile sul mercato un impianto dedicato non alle rotative di stampa, bensì alle macchine a foglio di grande formato, in particolare KBA, dedicate alla stampa su metallo, cartoni pesanti o altri materiali costosi, come ad esempio quelli utilizzati per la cartellonistica pubblicitaria.
In questo ultimo triennio, nonostante le critiche situazioni economiche, il management di Grafikontrol ha investito continuamente in Ricerca & Sviluppo, impegnando un terzo delle forze aziendali disponibili, sia in termini di personale che di costi di investimento, perseguendo la politica del “risparmiamo ove possibile ma continuiamo sempre gli studi e le ricerche per raggiungere mete e risultati innovativi”.
La linea Grafikscan era stata sviluppata per il controllo e l’ispezione continua in linea e per la rilevazione al 100% dei difetti di stampa, in particolar modo nelle produzioni bobina-bobina su macchine rotocalco e flexo.
L’odierna versione evoluta Grafikscan 3000 SF compara la stampa con il file immagine di prestampa catalogando e segnalando all’operatore i difetti che si possono presentare su ogni singolo foglio e le variazioni colorimetriche eseguendo una continua ispezione dell’intero foglio stampato.
Prima azienda in Italia a installare Grafikscan 3000 SF su una offset a foglio il Gruppo Incas – Falco di Miradolo Terme (PV), una grande realtà industriale con un magazzino di ricevimento pieno di barre, rotoli e fogli di acciaio che vengono lavorati e trattati con macchine e impianti enormi e potenti fino a raggiungere il foglio di litolatta da immettere sul mettifoglio delle offset KBA speciali per stampare solo in bianca le tipiche immagini che siamo soliti vedere sulle lattine delle bevande e degli alimentari.
In volta deve essere applicato il materiale per rendere poi la lattina adatta al prodotto alimentare consumabile, fino ad arrivare alla fase finale di imbottigliamento e sigillatura.