Il gruppo francese Autajon, tra i leader europei nell’ambito dell’industria dell’imballaggio e delle etichette, continua lo shopping in Italia e compra Grafiche Seven di Verona, un’azienda da oltre 40 anni specializzata proprio nella produzione di etichette, fornitrice di alcune delle più importanti marche di beverage. La notizia conferma quanto questa sia una stagione propizia per le acquisizioni, ma anche che le imprese italiane mantengono un elevato appeal per i player internazionali in particolare nei settori del packaging o dei servizi all’editoria.
Vediamo i dettagli della transazione. Il perfezionamento degli accordi commerciali da tempo in corso è stato annunciato con una breve nota congiunta, indirizzata soltanto a clienti e fornitori da Grafiche Seven SpA e Fitpack Srl, la società holding italiana del gruppo Autajon. L’intesa così raggiunta prevede inoltre che la famiglia Venturi mantenga il suo attuale impegno in azienda e nell’organismo di gestione: quindi il titolare Luciano Venturi (foto) rimarrà nel cda e conserverà per il momento un ruolo operativo in azienda, così come i figli Elisa e Federico.
Grafiche Seven, specifica la nota, “si consolida nel mercato grafico e in particolare nel settore delle etichette prodotte sia in carta che in plastica per varie applicazioni. L’ingresso del gruppo francese nella società assicura lo sviluppo dell’innovazione tecnologica nel settore produttivo e l’apertura di nuovi mercati anche all’estero nel quadro dei Paesi comunitari, e rappresenta una garanzia per l’occupazione in un momento di crisi del mercato, insieme alla concreta prospettiva di un prodotto sempre più di qualità, competitivo e concorrenziale”.
L’accordo (che riguarda il passaggio di mano del 100% della società veronese, compresi i beni immobiliari) è stato firmato a fine gennaio dopo oltre un anno di approfondite analisi, iniziate a settembre 2014. A siglare l’intesa con Venturi per il gruppo francese c’era l’amministratore delegato e presidente Gerard Autajon, 63 anni, che conferma l’ambizione di “diventare uno dei principali leader europei nella produzione di cartoni pieghevoli ed etichette”, come ha dichiarato recentemente, aggiungendo: “Le competenze delle nostre attività e le sinergie tra le società del gruppo sono le forze e le dinamiche che ci dovrebbero consentire di raggiungere l’obiettivo”.
In Italia negli ultimi quattro anni Autajon ha dimostrato grande capacità di manovra, portando a termine ben cinque acquisizioni: e non è escluso che a breve ne venga annunciata una sesta in Piemonte. L’elenco delle aziende entrate nell’orbita dei transalpini comprende, oltre a Grafiche Seven, la Cartotecnica Tifernate di Città di Castello (Perugia), la Oga di Reggello (Firenze), entrata appena a dicembre 2015, la AP di Vanzago (Milano) e Chierese Pak di Chieri (Torino), dove ha sede anche la holding capogruppo Fitpack. Lo shopping quindi non sembra volersi interrompere.
Grafiche Seven, creata nel 1969 come realtà quasi artigianale da Luciano Venturi con la presenza iniziale di due soci, nel corso degli anni è cresciuta trasformandosi in un complesso industriale che presidia una quota rilevante del mercato italiano delle etichette. Molti dei grandi nomi del vino, delle acque minerali e dei succhi di frutta (ma in portafoglio anche olio, latte e marmellate) passano da Verona per “vestire” i prodotti destinati agli scaffali degli ipermercati e dei negozi: solo per citarne alcuni San Benedetto, Levissima, Gaudianello, Cantine Pasqua e Santa Maria.
La crisi globale non ha indebolito Autajon, che anzi ha sfruttato ogni occasione per rafforzare la propria crescita per linee esterne. Con 30 filiali in tutta l’Europa occidentale e gli Stati Uniti, ha guadagnato considerevoli quote di mercato nel packaging, comprando una società dietro l’altra sia per acquisirne la clientela che per fornire un servizio più capillare nei Paesi nei quali opera: il Belgio, la Germania, la Svizzera, la Spagna e naturalmente l’Italia. Con un fatturato che si aggira intorno al mezzo miliardo di euro, Autajon ha le risorse e le carte in regola per crescere ancora: tra i prossimi obiettivi i Paesi asiatici, il Sud America, la Russia e soprattutto gli Stati Uniti.