La trattativa era cominciata nei mesi scorsi con colpi di accelerazione ma anche un raffreddamento prima della fine dell’anno che aveva fatto pensare che l’operazione sarebbe potuta anche saltare. Nelle settimane scorse, però, Paolo Bandecchi, numero uno di Rotolito Lombarda, e la famiglia Nava si sarebbero riavvicinati per arrivare a concludere l’operazione. La cosiddetta “due diligence” (percorso obbligato per valutare le integrazioni societarie) si è conclusa e nei prossimi giorni la partita dovrebbe chiudersi. In un modo o nell’altro, ovvero con un accordo o un nulla di fatto. Anche se al quartier generale di Rotolito Lombarda si respira un cima di moderato ottimismo sull’esito positivo della trattativa. Se così fosse andrebbe in porto una delle più importanti operazioni nel settore dell’industria grafica degli ultimi anni. La Rotolito Lombarda, una delle aziende leader in Italia nella stampa piana e roto, con 36 anni di storia, 4 stabilimenti, circa 370 addetti e 120 mila tonnellate di carta stampata, acquisirebbe infatti il 100% azionario delle storiche Grafiche Nava di Milano. Fondate a Bernareggio nel 1922 da Attilio Nava, cresciute negli anni Sessanta nel capoluogo lombardo sotto la guida dei fratelli Peppino e Felice, la “Nava” è diventata un punto di riferimento internazionale per la stampa di alta qualità nel settore della moda, della cosmetica, dell’oreficeria e dei gioielli. Con circa 175 dipendenti e 60 milioni di euro di ricavi (50 per la divisione Press), sedi anche a Parigi e New York, il gruppo è guidato oggi dalla terza generazione, Gianni Nava e le sorelle Paola e Patrizia. Come detto, Bandecchi si è offerto di rilevare il 100% del pacchetto azionario in mano alla famiglia (esclusa la divisione Design e con la possibilità che la terza generazione dei Nava continui a lavorare in azienda) per integrare l’azienda milanese all’interno di un gruppo, Rotolito, che può assicurare alle Grafiche Nava lo sviluppo internazionale, gli investimenti tecnologici e l’efficienza gestionale. Non solo: target della clientela e prodotti della Nava sarebbero complementari a quelli di Rotolito, evitando sovrapposizioni. In più, il reparto produttivo della nuova Rotolito-Nava si arricchirebbe delle macchine dell’azienda milanese tutte di casa Heidelberg (due 70×100 a otto colori più spalmatore, tre a sei colori più Uv e spalmatore e una 35×50 a cinque colori), cui si aggiunge una rotativa Goss M600 a sedici pagine che completerebbe il reparto roto-offset di Rotolito. In attesa di sapere se l’integrazione con le Grafiche Nava andrà in porto, Paolo Bandecchi tira le somme del 2013. Seppure in un contesto di mercato ancora difficile, e nonostante l’incendio che lo scorso marzo si era sviluppato nello stabilimento di Cernusco sul Naviglio (con il blocco di una delle sette rotative del gruppo), Rotolito ha migliorato i risultati rispetto al 2012 con ricavi in crescita a 130 milioni di euro. Un bel biglietto da visita da presentare anche al tavolo della trattativa per le Grafiche Nava.
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