Formare GEN-AI worker responsabili: come evitare scivoloni nell’uso dell’intelligenza artificiale generativa e rispettare le norme
L’intelligenza artificiale generativa (Gen-AI) è sempre più al centro della trasformazione digitale nel mondo del lavoro, ma l’utilizzo di strumenti non autorizzati e la scarsa conoscenza delle normative stanno creando rischi significativi. Secondo uno studio condotto su LinkedIn, quasi uno su cinque dei lavoratori nel Regno Unito ha utilizzato tool vietati per le proprie mansioni, e addirittura il 45% ha fatto uso di piattaforme non approvate dal datore di lavoro. Non solo, anche negli Stati Uniti, l’81% dei dipendenti non ha ricevuto una formazione adeguata, mentre il 15% utilizza strumenti non autorizzati. La situazione non è molto diversa in Italia, dove però si registra un miglioramento costante nell’adozione consapevole dell’AI generativa nelle imprese.
Soluzioni per promuovere l’uso responsabile dell’AI Generativa
Le aziende devono agire per creare una nuova generazione di Gen-AI worker responsabili e preparati. Diversi esperti del settore, tra cui Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, suggeriscono soluzioni pratiche per affrontare questa sfida.
Una delle principali raccomandazioni è l’organizzazione di Gen-AI mentorship programs, ovvero sessioni formative in cui esperti insegnano ai dipendenti come utilizzare in modo corretto e sicuro gli strumenti AI, rispettando le normative vigenti. Inoltre, la creazione di Generative Brainstorming Forum, dove i team aziendali si suddividono in piccoli gruppi per condividere idee innovative sull’uso dell’AI, può stimolare la creatività e migliorare l’adozione responsabile dell’intelligenza artificiale. Queste iniziative saranno approfondite in occasione dell’AI WEEK, un evento annuale che si terrà a Milano dal 12 al 16 maggio 2025.
GEN-AI worker, creare di ruoli strategici per l’AI
Un altro passo fondamentale è la nomina di un Chief Artificial Intelligence Officer (CAIO), che diventi il punto di riferimento per la strategia aziendale legata all’AI, ma anche per la formazione continua dei dipendenti. Negli Stati Uniti, circa il 21% delle medie e grandi aziende sta cercando un CAIO, segno che questa figura sta diventando sempre più centrale per la gestione e l’applicazione dell’AI.
Oltre a queste soluzioni strutturate, le aziende possono incentivare l’aggiornamento dei propri dipendenti con corsi e seminari che rilasciano certificazioni professionali. Questo non solo arricchisce il curriculum dei lavoratori, ma rende anche l’azienda più preparata ad affrontare le sfide future.
I benefici della formazione sulle AI Generative
Diventare un Gen-AI worker responsabile implica non solo l’acquisizione di competenze tecniche, ma anche la consapevolezza dei rischi e delle normative. Ecco alcuni consigli pratici per le aziende e i professionisti:
- Gen-AI Mentorship Programs: Offrire sessioni formative in presenza o online con esperti del settore per apprendere come utilizzare in modo sicuro gli strumenti AI.
- Generative Brainstorming Forum: Stimolare la creatività e la collaborazione all’interno del team aziendale attraverso incontri focalizzati sull’applicazione innovativa dell’AI.
- Chief Artificial Intelligence Officer: Assumere un esperto AI che non solo gestisca le strategie aziendali, ma anche insegni ai dipendenti come applicare correttamente la tecnologia.
- AI Certifications: Proporre corsi di formazione con certificazioni per i dipendenti, per accrescere le loro competenze e migliorare le capacità aziendali nel lungo periodo.
- Artificial Intelligence Hackaton: Organizzare competizioni interne o esterne per testare e migliorare il livello di conoscenza dell’AI tra i team aziendali, stimolando l’apprendimento in un contesto competitivo ma collaborativo.
Investire nella formazione per il futuro dell’AI generativa
Per essere competitivi nel mondo del lavoro di oggi, è fondamentale adottare un approccio consapevole e regolato all’intelligenza artificiale generativa. Le aziende che investono nella formazione continua, nell’adozione di buone pratiche e nella creazione di ruoli strategici, come il CAIO, sono destinate a crescere e prosperare. Non solo proteggendo la privacy dei dipendenti e dei clienti, ma anche sfruttando al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie, senza incorrere in errori legali o etici. La chiave del successo è l’educazione, e come sottolineato dal giornalista Tiziano Terzani: “Il rispetto nasce dalla conoscenza, e la conoscenza richiede impegno, investimento e sforzo”.