Quest’anno l’evento Gallus Innovation Days, che si concluderà domani presso la sede del produttore a San Gallo in Svizzera e che ha attirato l’attenzione di oltre 600 clienti da tutto il mondo, ha riservato a tutti i partecipanti una piacevole sorpresa. Una linea di produzione di etichette ibrida, che integra un modulo di stampa inkjet – sviluppato congiuntamente da Heidelberg e Fujifilm – e gruppi di stampa flexo e finishing firmati Gallus. Mostrato in anteprima mondiale a due mesi dall’annuncio di acquisizione del 100% di Gallus da parte di Heidelberg, il Digital Converting System (DCS) 340 è stato messo a punto in meno di 12 mesi e inizierà i beta-test nel primo trimestre del 2015, prima del lancio ufficiale in occasione di Labelexpo Europe. “L’obiettivo di Steve Jobs era di creare prodotti così sexy da indurre le persone a baciarli. Non sono sicuro che qualcuno abbia voglia di baciare una macchina da stampa, ma noi ci siamo andati vicini con questa nuova soluzione”, ha detto Gerold Linzbach, CEO di Heidelberger Druckmaschinen. La DCS 340 ha una larghezza di banda di 340 mm. Un elegante modulo inkjet drop-on-demand è collocato al centro di una macchina convenzionale per etichette basata su tecnologia Gallus ECS 340. La configurazione mostrata all’open house comprende un modulo per il pretrattamento del supporto, due unità flexo prima del modulo inkjet, un’altra unità flexo per la verniciatura, una fustellatrice rotativa e un dispositivo per il riavvolgimento della bobina. Il modulo inkjet – che verrà prodotto da Heidelberg presso il proprio stabilimento di Wiesloch-Walldorf, in Germania – include fino a 64 testine di stampa Fujifilm Dimatix UV che stampano utilizzando una gamma colore ampliata (CMYK più arancione, viola e verde) con l’aggiunta del bianco a una risoluzione nativa di 1.200 dpi. La velocità di stampa è attualmente pari a 50 m/min, anche se è possibile che venga incrementata in futuro. Le unità flexo e di finishing per la nuova macchina verranno, invece, prodotte presso lo stabilimento di San Gallo della Gallus in Svizzera. (Il testo segue dopo l’immagine) “Per sviluppare la nuova macchina abbiamo chiesto ai nostri clienti di indicare quali fossero le loro esigenze principali”, ha spiegato Stefan Heiniger, COO della divisione etichette in Gallus. “I nostri clienti ci hanno richiesto una soluzione digitale flessibile, affidabile, produttiva, caratterizzata da un’elevata qualità di stampa e da un basso costo per etichette. Riteniamo che la DCS 340 rappresenti una valida alternativa a qualunque sistema di stampa digitale per etichette oggi presente sul mercato”. La macchina, che avrà un costo indicativo di circa 1,4-1,5 milioni di euro, si indirizzerà ad aziende con tirature di stampa medio-brevi che superino i 500 metri di substrato. Il sistema sarà pilotato da una nuova versione del workflow Prinect di Heidelberg. In foto da sin: Stefan Heiniger, Gerold Linzbach e Ferdinand Ruesch, ex proprietario Gallus e attualmente il maggior azionista individuale con una quota del 9% circa
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