Gallus, parte del gruppo Heidelberger Druckmaschinen, avrà come Leitmotiv “Speed up for success”. Al centro dello stand del produttore svizzero le nuove soluzioni Gallus Labelmaster e Labelfire, accanto alle più recenti proposte di Gallus Services e Gallus Screen Printing.
Forte del successo riscosso dalla Labelmaster durante i Gallus Innovation Days lo scorso settembre, Gallus è ora pronta per alzare il sipario sulla Gallus Labelmaster Advanced, che affiancherà – anche sullo stand – le versioni base di questa macchina per etichette.
Il design modulare della Labelmaster Advanced unisce alla massima flessibilità un elevato livello d’automazione e offre agli stampatori di etichette una varietà di processi mai vista prima, in quanto le varie unità preposte alla stampa e al finishing possono essere collocate rapidamente e facilmente in qualsiasi punto della macchina.
Tutte le Gallus Labelmaster condividono il medesimo design speciale della piattaforma e possono essere configurate in modo da soddisfare le varie esigenze dei clienti. Nella nuova piattaforma la Gallus Labelmaster è composta da moduli con due gruppi stampa ciascuno. Tali moduli sono disponibili in tre varianti: la versione base copre tutti gli standard essenziali della stampa di etichette, la Plus offre maggiore flessibilità e la Advanced può essere configurata in modo da includere tutti gli automatismi necessari per rispondere praticamente a qualsiasi esigenza del mercato. La velocità massima della Gallus Labelmaster è 200 m/min.
Presente sullo stand anche la macchina da stampa digitale Gallus Labelfire 340, dotate di moduli per la finitura in linea. A differenza delle macchine digitali attualmente presenti sul mercato, La Gallus Labelfire è in grado di stampare e fustellare le etichette in un singolo flusso di produzione, guadagnando in produttività e riducendo costi, tempi e sprechi di materiale rispetto ai processi di lavorazione multi-step. E grazie all’ultima generazione di testine inkjet di Fujifilm, la Gallus Labelfire garantisce una risoluzione nativa di 1.200 dpi, raggiungendo una qualità paragonabile a quella della stampa offset.